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Tecnologie e violazioni della privacy, l’allarme del Garante

Revenge porn, telemarketing aggressivo, tutela della privacy: ecco la Relazioni annuale delle attività del Garante della privacy

Tecnologie e violazioni della privacy, l’allarme del Garante

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L’innovazione tecnologica galoppa e spiazza legislatori e giudici, chiamati a tutelare nei rispettivi ambiti di operatività i diritti individuali: facendo buone leggi e facendole rispettare. Tra i diritti più vulnerabili nella civiltà digitale la privacy è uno dei più a rischio, poiché messo quotidianamente a dura prova dalle insidie dell’invadenza delle nuove tecnologie. Questo il focus principale della Relazione annuale del Garante della privacy presentata ieri alle Camere e che si sofferma soprattutto sull’uso sempre più massiccio delle piattaforme online e sullo sviluppo dell’intelligenza artificiale, auspicando uno statuto giuridico ed etico delle nuove tecnologie.

Gli interventi del Garante nel 2022

Il 2022 ha visto una serie di interventi centrati sulle grandi questioni legate alla tutela dei diritti fondamentali delle persone nel mondo digitale: in particolare, le implicazioni etiche della tecnologia; l’economia fondata sui dati; le grandi piattaforme e la tutela dei minori, i sistemi di age verification; i big data; l’intelligenza artificiale generativa, il Metaverso e le problematiche poste dagli algoritmi; gli scenari tracciati dalle neuroscienze; la sicurezza dei sistemi e la protezione dello spazio cibernetico; la monetizzazione delle informazioni personali; i fenomeni del revenge porn, del cyberbullismo, dello sharenting, del social scoring.

Verificare l’età dei minori sul web

Anche sul fronte della tutela on line dei minori è proseguita l’azione di vigilanza sull’età di iscrizione ai social, anche attraverso sistemi di age verification. “Stabilire la soglia di accesso autonomo dei minori alla rete è un tema cruciale per impedire i rischi della 'solitudine digitale' e, quindi, dell’esposizione del minore a contenuti potenzialmente lesivi per lo sviluppo della sua personalità, senza neppure la mediazione degli adulti di riferimento” – ha detto il Presidente dell’Autorità Garante della privacy, Pasquale Stanzione.

Le azioni di contrasto al revenge porn e al cyber crime

Per contrastare il fenomeno del revenge porn e aiutare le persone che temono la diffusione di foto e video a contenuto sessualmente esplicito il Garante ha introdotto un modello di segnalazione telematica e la possibilità di inviare alle piattaforme il codice hash delle immagini invece delle copie in chiaro. Sul fronte della cybersecurity, invece l’Autorità ha avviato la collaborazione con la Agenzia nazionale per la sicurezza con la quale è stato firmato un protocollo di intesa.

Guerra al telemarketing selvaggio

Sul fronte della tutela dei consumatori il Garante è intervenuto con decisione contro il telemarketing aggressivo con l’applicazione di pesanti sanzioni, la maggior parte delle quali riguardano l’utilizzo senza consenso dei dati degli abbonati. L’attività di accertamento ha consentito di fare emergere un vero e proprio “sottobosco” di sub-fornitori, che operano spesso in condizioni di illegittimità. L’Autorità ha inoltre approvato il Codice di condotta per il telemarketing.

Le regole entreranno in vigore una volta costituito l’Organismo di monitoraggio.

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