Ha fatto molto discutere il caso di Vicenza, dove una negoziante del centro - la signora Margherita Parolin - aveva deciso di chiudere la propria attività dopo essere stata presa di mira da un cittadino straniero. La donna ha raccontato di essere da tempo vittima delle angherie dell'extracomunitario, che dallo scorso maggio tentava di commettere dei furti all'interno del suo negozio. Nel corso dei mesi si sono verificati diversi disordini, con danni e anche potenziali aggressioni.
Da qui la decisione drastica della signora Parolin."Chiuso per paura. Non per ferie, non per scelta, ma perché lavorare così è diventato impossibile", è quanto comparso in un cartello affisso davanti al negozio. La donna, terrorizzata dal pensiero di finire nelle grinfie del facinoroso, ha preferito dire addio a un'attività portata avanti per ben 33 anni. "Non riaprirò il mio negozio finché non avrò la certezza che quell’uomo avrà lasciato l’Italia. Non importa quanto tempo servirà. La porta rimane chiusa", ha dichiarato al Corriere della Sera.
Il nordafricano, un irregolare sul territorio nazionale, si trovava ancora in Italia. Inutile il decreto di espulsione, dato che una volta entrato nel Cpr di Gradisca di Isonzo, il soggetto è stato rilasciato perché in possesso di un certificato medico che ne attesta dei non precisati problemi di salute. Ad essere spaventata non è solo Margherita Parolin, ma anche gli altri negozianti de centro.
Oggi arriva la risposta del ministro Matteo Piantedosi, che era stato informato sul caso Vicenza. A quanto pare, nonostante il certificato, il pericoloso soggetto ha lasciato il territorio nazionale. "È stato rimpatriato il nordafricano senza fissa dimora, protagonista di una serie di gravi episodi avvenuti nelle scorse settimane a Vicenza, dove si era spinto anche a vandalizzare l'esterno dell'esercizio commerciale gestito dalla signora Margherita Parolin, poi costretta a chiudere temporaneamente l'attività", ha scritto su X il ministro. "Ho comunicato personalmente alla signora Parolin il rimpatrio del cittadino straniero e mi ha fatto molto piacere riscontrare in lei il sollievo e l'apprezzamento per la buona notizia. Il messaggio è chiaro: nessuna tolleranza per chi delinque e mette a rischio la sicurezza dei cittadini mentre garantiamo massimo sostegno a chi si impegna in un percorso di vera ed efficace integrazione.
Ci sta a cuore la sicurezza delle nostre comunità che proteggeremo sempre e lo facciamo con interventi equilibrati ed efficaci, consapevoli di tutte le difficoltà esistenti ma senza mai farci condizionare da chi invece vorrebbe una immigrazione sregolata perché del tutto indifferente al tema della sicurezza sui territori", ha concluso.