Ne rimane solo qualche decina di esemplari. Lupo a rischio estinzione nel Lazio; per il 2010 la Regione punta a mettere in campo un piano dazione per la conservazione della specie. È quanto emerge dalla II conferenza del sistema delle aree protette del Lazio. «Il lupo è specie protetta ma rimane ad alto rischio estinzione, e deve essere tutelato con una strategia di conservazione - dichiara Claudio Cattena, dirigente dellarea conservazione Natura e osservatorio regionale sullAmbiente -. Così rilanciamo la necessità di incrementare azioni di conservazione del lupo sviluppando interventi di monitoraggio degli esemplari. Ma vogliamo anche sottolineare lurgenza di un contenimento dei conflitti sociali che spesso investono il lupo, accusato di danni quando invece sono causati dal randagismo di cani in branco inselvatichito».
Dagli interventi in corso ieri allAuditorium emerge lappello a «sfatare il mito del lupo cattivo come quello delle favole - dice Cattena -. Spesso la criminalizzazione del lupo diventa quasi unistigazione ad abbatterlo, ma che è vietato dalla legge. Il lupo non è pericoloso per attacchi alluomo, non siamo in Siberia. È più facile unaggressione da parte di una cane randagio che si muove in branco. Il lupo cera di tenersi lontano dalluomo. Quello che purtroppo manca nel Lazio è una politica di contenimento del randagismo, perseguita negli ambienti urbani ma non negli ambienti rurali».
Gli stessi guardiaparchi intervenuti ieri hanno lamentato lassenza di canili o comunque centri di ricovero nei piccoli comuni dove portare i cani randagi. «Se devono essere sviluppate azioni per dare supporto allapplicazione delle leggi in vigore sui cani vaganti - dice Cattena - nel 2010 si lavorerà per una verifica della presenza della specie del lupo nelle are protette per applicare in modo più mirato unazione di conservazione».
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