Nella capitale più arrivi che nel Giubileo

Lidia Scognamiglio

Neanche gli attentati di Londra e le minacce all’Italia hanno fermato il turismo della capitale. Nessuna disdetta negli alberghi per il mese di luglio. Anzi, un incremento, negli ultimi sei mesi, di più di un milione di presenze rispetto all’anno del Giubileo. «In netta controtendenza con il resto del Paese Roma conferma il suo trend positivo nel settore del turismo». Lo ha affermato il sindaco Walter Veltroni commentando i dati relativi ai primi sei mesi del 2005. Rispetto al giugno 2004 gli alberghi della capitale hanno registrato un aumento degli arrivi dell’8,69 per cento. Le presenze, invece, raggiungono una crescita del 12,8 per cento. «Un incremento a due cifre - dichiara Veltroni - che conferma il boom del turismo romano». Sono gli stranieri i principali protagonisti di questa grande crescita. Le presenze estere conoscono, infatti, un incremento maggiore di quelle italiane: 8,69 per cento contro il 4,48 per cento. Un turismo per lo più a cinque stelle. Il numero degli alberghi della città è aumentato di 102 unità dal 2000 a oggi, pari a un incremento di più del 14 per cento, ma la crescita è distribuita per lo più nella fascia medio alta.
«Quando avremo realizzato nei prossimi anni la nuova Fiera, il centro Congressi e il Parco a tema sul Cinema - sostiene Veltroni - raggiungeremo un’offerta irraggiungibile». Ma per ora il sindaco punta sui grandi eventi del prossimo settembre, come la Notte Bianca, il concerto di De Gregori, le finali europee di pallavolo, il Festival dell’Unione dei Teatri d’Europa e il concerto della Telecom. Un ricco palinsesto di manifestazioni che l’amministrazione conta di promuovere anche sui maggiori quotidiani stranieri. «Roma non è più la città passiva di qualche anno fa - dichiara il presidente degli albergatori dell’Apra Giuseppe Roscioli - ha la responsabilità di trascinare tutto il turismo nazionale all’estero». Ma lo slogan «Roma porta dell’Italia», riportato dal vicesindaco Mariapia Garavaglia, presenta ancora qualche contraddizione. È lo stesso Veltroni a sottolineare come, per quanto riguarda il trasporto aereo, c’è ancora molta strada da fare: «La Cina ha ogni giorno ben 64 voli per Parigi, Roma solo 5.

Dobbiamo lavorare di più su Fiumicino, un aeroporto che ha ancora una grande capienza. Da qui nasce l’idea, che stiamo studiando, di una compagnia low cost. Abbiamo già trovato interlocutori come Alitalia, Meridiana e Blu panorama, molto interessati al progetto».

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