Nello spezzatino del Pdl genovese sbarca Generazione Italia

Nello spezzatino del Pdl genovese sbarca Generazione Italia

È arrivata anche a Genova la componente finiana del Popolo della Libertà. In un momento dove il caos sembra regnare sovrano all’interno del partito in Liguria ecco la nascita del primo circolo di «Generazione Italia» a mettere altro sale al minestrone alla genovese.
Che poi è lo stesso titolo che i finiani de Zena utilizzano per presentarsi alla città con la nascita del circolo «Generazione Italia - Genova Cavour» guidato dall’avvocato Michele Forino, un passato tra Alleanza Monarchica e Alleanza Nazionale. Il gruppo finiano del Pdl si presenta con una denuncia contro il sindaco di Genova Marta Vincenzi attraverso un dossier relativo alla segnaletica stradale del Comune del capoluogo ligure. «Il dossier vuole essere un atto di accusa nei confronti dell’amministrazione comunale che, nonostante le affermazioni propagandistiche sulla manutenzione delle nostre strade ha speso tanto per risolvere ben pochi problemi - spiega Forino -. Ma l’indagine è anche un “cartellino giallo” all’opposizione locale che, con poche eccezioni, ha fino ad oggi cucinato troppo spesso minestre senza sale». Il sale, giurano, ce lo vogliono aggiungere loro visto che il Pdl gli appare come una minestra di scarso sapore.
Parte Forino e la sua Generazione Italia cavouriana, resta nel Popolo della Libertà Enrico Musso che qualcuno aveva provato a spingere verso il centro, direzione Udc di Pierferdinando Casini: «Sono e resto del Popolo della Libertà. Mi è stato chiesto cosa farei se ci dovessimo spezzettare in tanti partitini e ho detto che seguirei le correnti più moderate - precisa il senatore ligure -. Casini? Il suo è un partito confessionale nel quale non mi ritrovo». Piena adesione al movimento creato da Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini nella speranza che non si consumino ulteriori divisioni e, soprattutto, che il partito possa ritrovare quello spirito che ne ha permesso la nascita: «La mia convinzione è che il movimento possa andare avanti con una ricetta che è la mia ma che dovrebbe essere di tutti: richiamarsi alla rivoluzione liberale, meritocrazia e legalità. Se ritrovassimo coesione su questi tre fronti governeremo per i prossimi 150 anni».


Musso interviene anche sulla vicenda Minasso all’indomani della richiesta di dimissioni da vice coordinatore richieste da Gianni Plinio dopo le indagini della procura di Imperia: «Penso che la richiesta di Plinio sia anche conseguenza degli attriti che ebbero ai tempi di Alleanza Nazionale. Su Eugenio cambierò opinione solo alla prova dei fatti».

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