«Nessuna lottizzazione, solo nomi di pregio»

PREGIUDIZI Dal Pirellone arriva l’invito «a leggere i curricula dei direttori, tutti più che qualificati»

«Nessuna lottizzazione, solo nomi di pregio»

Roberto Formigoni compie scelte d’eccellenza per la sanità lombarda ma la sinistra grida alla lottizzazione. E «sorpresa», annota il governatore, «alcuni editorialisti della stampa locale si mettono a rimorchio di un’opposizione screditata». Sì, dice proprio «a rimorchio» il presidente della Regione Lombardia. Immagine di giornalisti che «invece di esaminare i curricula dei nominati», di valutare gli avvicendamenti ai vertici delle Fondazioni sfogliando le tante paginette dei curricula più che qualificati - dall’ambito universitario e della ricerca con Giancarlo Cesana a quello scientifico con il professor Alberto Scanni - scelgono di accodarsi alla sinistra «esprimendo considerazioni sulla base di pregiudizi».
Già, pregiudizi ideologici mentre «l’obiettivo raggiunto» commenta Formigoni è stato, tra gli altri «quello di qualificare ulteriormente al massimo livello un ente fondamentale come il Policlinico, che rappresenta una eccellenza della sanità italiana a livello mondiale, dopo i curricula eccellenti delle nomine di ieri».
E che dire poi di Enrico Decleva, nominato nel cda del Policlinico: «Oltre che rettore della Statale è anche presidente della Conferenza dei rettori delle Università italiane» aggiunge il presidente Formigoni che, nel valzer degli incarichi, ha dato spazio alle opposizioni nelle sue scelte. «Con la nomina di Ornella Piloni nel cda dell’Istituto dei Tumori e di Valerio Bonecchi nel cda del San Matteo di Pavia è stato anche garantito uno spazio all’opposizione, anche se nulla mi obbligava a queste nomine. Inoltre, sono tuttora in carica i direttori scientifici, nominati dall’ex ministro Turco, alcuni dei quali ascrivibili all’area dell’opposizione».
E se questo «avviene» continua il governatore lombardo è perché «io e la mia maggioranza sappiamo che cos’è la democrazia e abbiamo rispetto per la funzione dell’opposizione.

Lo spazio ad essa garantito non è certo dovuto, come ha detto ieri il consigliere del Pd, Porcari, alla necessità di avere il contributo della cultura riformista perché in Lombardia l’unico riformismo è quello rappresentato dalla giunta guidata da me e sostenuta dalla maggioranza in Regione». Virgolettati che non ammettono repliche e lasciano il Pd e la sinistra sempre più soli «a rappresentare al contrario il vetero-conservatorismo».

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