Port Harcourt - Uomini armati muniti di dinamite e armi da fuoco hanno rapito almeno 10 persone nel complesso residenziale Akpajo Housing Estate di proprietà della azienda chimica indonesiana Indorama Limited, che gestisce lo stabilimento petrolchimico di Eleme a Port Harcourt: lo hanno riferito alla Misna fonti industriali contattate a Port Harcourt, dopo aver ottenuto conferme "ufficiose" da ambienti vicini alla stessa società indonesiana.
Presi anche due bambini Si tratta di sei uomini, due donne e due bambini. La polizia locale ha confermato finora solo il rapimento di tre uomini, tutti dirigenti della Indorama, riferendo anche di una sparatoria avvenuta nei pressi del complesso dopo l'intervento di alcuni agenti delle forze di sicurezza.
Uccisi due poliziotti Fonti della Misna riferiscono di almeno due agenti uccisi nello scontro a fuoco, mentre si ignorano eventuali perdite tra il gruppo degli aggressori, che hanno fatto uso di dinamite e armi pesanti. Il 19 maggio scorso, un altro attacco contro lo stesso centro residenziale si era concluso con il sequestro di due cittadini indiani e l’uccisione di un civile.
La protesta dei dipendenti Un gruppo di dipendenti della Indorama ha bloccato in segno di protesta la strada che collega Onne-Eleme, una delle principali arterie viarie che collega Port Harcourt con la zona degli impianti, in un sit-in pacifico organizzato per chiedere l'intervento del governo contro gli attacchi e i rapimenti ai danni dei lavoratori del settore petrolifer
Italiani ancora in mano al Mend Intanto, i ribelli del Mend (il Movimento per l’emancipazione del Delta del
Niger) - che il 30 maggio scorso non ha liberato come preannunciato sei ostaggi stranieri tra cui
quattro italiani - hanno detto di aver ancora intenzione di rilasciare gli ostaggi spiegando che il
ritardo è avvenuto a causa di problemi logistici.
"Avevamo richiesto un elicottero che non ci è arrivato. Stiamo prendendo in considerazione
altre soluzioni", hanno fatto sapere i ribelli del Mend in un email inviata a Reuters.
I guerriglieri del Mend hanno sequestrato i quattro italiani (Raffaele Pascariello, Alfonso
Franza, Ignazio Gugliotta e Mario Celetano) un americano e un croato da una piattaforma
petrolifera gestita dalla americana Chevron lo scorso primo maggio annunciando che il
sequestro sarebbe durato un mese.
Con il rapimento di oggi ai danni dei manager di Indorama sale a 20 il numero dei lavoratori
stranieri rapiti da diversi gruppi armati nella regione del delta del Niger in Nigeria, dove si trova la
più importante industria petrolifera dell’Africa.
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