Sulla situazione dei parchi di nervi sono giunte in redazione due lettere che testimoniano i timori di chi li considera a rischio proprio perché sede di eventi che non ne rispetterebbero la loro vocazione naturalistica. Paolo Sassetti, ad esempio, ha allegato alla sua nota di protesta un vero dossier fotografico. «Caro dott. Lussana - ha scritto - le allego delle foto di cosa sta succedendo nei parchi di Nervi in questi giorni. Mi chiedo come si possano autorizzare queste cose e quali danni soffrirà il parco alla fine. Osservo che a fronte di un biglietto d'ingresso di 16 euro niente va al Parco di Nervi, alle sue esigenze di manutenzione e sorveglianza, per le quali mancano sempre i soldi ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Nei parchi storici - sostiene - si dovrebbero svolgere solo attività compatibili. Si guardi le palme, i lecci ed il pino d'aleppo trasformati in brutti alberi di Natale da lampade e cavi pendenti. Stimano che ventimila persone calpesteranno nella penombra prati e rose per ben venti notti di fila! Francamente credo che i parchi si rivitalizzano coi giardinieri e non con i teatranti, mentre qui si usano i parchi come un contenitore dove organizzare eventi per fare dei guadagni e ricercare del consenso. Adesso ci vorrebbe un bel gesto del Comune e del teatro, che la metà dei 16 euro del biglietto d'ingresso vada al recupero immediato dei parchi di Nervi. Intanto le cose continuano ad andare male. Due settimane fa hanno demolito un chilometro di muro di confine del parco lungo la ferrovia, mentre la settimana scorsa si sono «fregati» un'altro prezioso grifone di ghisa dalla cancellata del museo Gam.
Tutti segni della cura e dell'attenzione che c'è verso il parco più amato dai genovesi».
Anche Ester Quadri, rappresentante delle associazioni ambientaliste del Levante, e Stefano Stefanacci, consigliere del municipio IX Levante per i verdi avanzano forti dubbi sulluso dei parchi di Nervi come location di eventi teatrali. Dicono: «I parchi di Nervi nei prossimi giorni, e per ben due settimane diventeranno scenografia dello spettacolo di Tonino Conte «Il Mistero dei Tarocchi» del Teatro della Tosse.
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