Nokia, i profitti in aumento spingono Stm

da Milano

Con una crescita a due cifre di utili e fatturato a fine 2006 Nokia, primo produttore globale di cellulari, ha superato le attese e spazzato via le ombre che aleggiavano sul settore dopo il crollo dei guadagni riportato nei giorni scorsi della rivale americana Motorola. Per il produttore finlandese invece le cose sono andate più che bene. Le vendite di cellulari sono balzate del 27% in volumi, totalizzando 106 milioni di unità sul periodo ottobre-dicembre, consentendo alla casa finlandese di consolidare la sua quota di mercato: 36%, invariata dal trimestre precedente e due punti superiore a quella del 2005. L’utile netto è cresciuto del 19%, a 1,2 miliardi di euro oltre le attese degli analisti. I ricavi sono balzati del 20% a quota 11,7 miliardi. E tutto a dispetto di un ulteriore calo del prezzo medio degli apparecchi venduti, a 89 euro, che risente del peso dei modelli di fascia bassa privilegiati dai consumatori dei mercati emergenti.

Inoltre il gruppo effettuerà un mega buy-back da 4 miliardi di euro, spalmato dal prossimo maggio fino a marzo 2008. Dei buoni risultati di Nokia (più 4,9% in Borsa) ha beneficiato anche StM, il colosso dei chip europeo che ha chiuso in rialzo dell’1,9%.

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