Nel giorno di blocco antismog, sono andato a correre. Lavrei fatto comunque: per i maratoneti la domenica mattina è quasi sempre «santificata» alla fatica. Ma ieri, inutile negarlo, è stata tutta unaltra cosa: strade deserte, poco rumore, anche lillusione di respirare unaria più pulita. Illusione sì, perché non credo che i blocchi servano davvero a far scendere le polveri e lArpa, purtroppo, quasi sempre conferma. Non amo le domeniche di stop. Non le amo nonostante mi muova più spesso a piedi che in auto, perché sospetto che abbiano unefficacia più mediatica che ambientale soprattutto se fissati a prescindere. Ma tantè. Formigoni dice che servono ad educare i cittadini e che tanti piccoli gesti fanno grandi risultati. Quindi obbedisco e mi blocco. Però, visto che siamo in tema di gesti virtuosi, ne chiedo uno anche al governatore. Per non far crescere nei cittadini «normali» che non hanno «pass» e non possono permettersi unauto perfettamente ecologica il senso punitivo dei blocchi domenicali, li leghi agli eventi. Mi spiego. Le polveri sono alle stelle? Non ci si pensi due volte: blocco. Cè la giornata ecologica europea? Ancora blocco. Il Wwf indice una domenica per difendere i ricci travolti dalle auto sulle provinciali? E blocco sia. La richiesta? Eccola: caro governatore, il 2 dicembre a Milano si correrà lottava city marathon. Lei sa, perché se non sbaglio è dei «nostri», che brutta aria tiri quel giorno sulle circonvallazioni (e le polveri non centrano stavolta) tra chi corre a piedi e non vuole essere insultato e chi invece va in auto e non ha nessuna voglia di restare bloccato per ore a un incrocio.
Diritti inconciliabili, pare. Bene, in quel giorno un blocco antismog potrebbe davvero essere una buona idea o unottima «scusa». È un piccolo gesto ma le assicuro che servirebbe se non ad abbattere le polveri almeno a «bagnarle».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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