«Mi è andata bene: mi hanno dato sette punti per quella coltellata alla testa e me la sono cavata con 15 giorni di prognosi. Pensavamo che se quel ragazzo avesse visto le divise si sarebbe arreso subito e invece... Certo: fosse stato armato di pistola saremmo intervenuti diversamente. Ma quel giovane aveva un coltello e, in casi simili, bisogna avvicinarsi piano, stando a distanza. Non è mai facile, non si sa mai con chi si ha a che fare». Chi parla è un brigadiere di 47 anni, uno dei tre carabinieri feriti da Emiliano Delle Ville, il 30enne malato psichico che martedì mattina tra via Veglia e via Vulci ha accoltellato senza motivo due passanti (il portinaio di uno stabile e un operaio edile) e, una volta tornato nel suo appartamento di via Murat, ha ferito ancora a coltellate due carabinieri (tra i quali il brigadiere) e fracassato la mano a un terzo militare. Intanto Luigi P., loperaio edile, si trova ancora in prognosi riservata. Il 23enne è stato ferito alladdome in maniera seria: entrambi i coltelli usati da Delle Ville avevano una lama lunga 15 centimetri.
Lautore dellaggressione è stato trasferito nel reparto psichiatrico dellospedale Niguarda dove si trova ricoverato e mantenuto sotto sedativi. Gli investigatori dovranno ora ascoltare i medici che lavevano in cura per depressione, anche se le persone che lo conoscevano hanno riferito che Delle Ville non si era mai mostrato aggressivo.«Non mi aspettavo una tale violenza»
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