«Non scipperemo il gran premio a Monza»

Altro che scippo, la salvezza del Gran premio di Monza si chiama Roma. Ribaltare i termini. È questa la nuova parola d’ordine. E a lanciarla non è uno qualunque, ma Gianni Alemanno, sindaco della capitale. Alemanno, anzi, si è detto disponibile a venire in Brianza e a chiarire una volta per tutte la situazione illustrando il progetto del circuito dell’Eur e le possibilità di co-marketing con Monza nella gestione di finanziamenti e sponsor.
Un colpo di scena inatteso quello emerso domenica da una colloquio tra il primo cittadino di Roma e l’assessore allo Sport del Comune di Monza, Andrea Arbizzoni avvenuto a margine del congresso della Fondazione Nuova Italia. Sarà che entrambi appartengono allo stesso partito, sarà che tutti e due hanno alle spalle una lunga militanza aennina, sarà che Arbizzoni è stato il primo politico brianzolo a pensar bene di parlare con i diretti interessati. Fatto sta che il quadro uscito dal vis à vis ha sparigliato le carte. Distensione. Alemanno già dal palco del congresso aveva lanciato il suo messaggio: «Continuano a dire che Roma sta scippando Monza del Gran premio, ma questo è il frutto di una campagna della Lega. In realtà non c’è nessun derby. Semmai è Roma che farà da traino al Gran premio di Monza». Un concetto che è stato ribadito poi all’assessore brianzolo che nell’occasione ha avuto anche un lungo scambio telefonico con Maurizio Flammini, deus ex machina dell’iniziativa romana: «Con Alemanno ci siamo trovati al congresso – spiega Arbizzoni - è stato lui a mettermi in contatto con Flammini. È stato un colloquio utile. Ora non dico di essere tranquillo, ma almeno ho un quadro più completo della situazione. Non butto via l’idea, naturalmente a patto che il Gp d’Italia resti a Monza».
I vantaggi messi sul piatto da Flammini non sarebbero di poca entità. Tra questi la possibilità di portare un brand unico in 18 paesi. Le polemiche dei mesi scorsi? Comprensibili, ma fino ad un certo punto: «Ho la sensazione – aggiunge Arbizzoni - che sulla questione si sia soffiato un po’ troppo sul fuoco visto che Roma, come mi è stato spiegato da Flammini, ha già avuto contatti con esito positivo con l’Aci Milano, il presidente Zanchi, e anche con l’Autodromo». Incontri di cui da qualche tempo si vociferava, ma sempre a livello ufficioso, che tuttavia non sarebbero incomprensibili vista la situazione. Garantito il Gp iridato fino al 2016 per Monza, Sias, la società che gestisce l’impianto, non ha mai fatto mistero delle difficoltà economiche in cui si trova a causa del sottoutilizzo della struttura e del rischio di chiudere definitivamente i battenti qualora la Fomula Uno decidesse di abbandonare la Brianza.

Flammini ed Enrico Ferrari, direttore della pista, si conoscono da anni e secondo quanto emerso dall’incontro romano l’ipotesi di trovare una soluzione di pacifica convivenza non dispiacerebbe a nessuno. «Naturalmente – conclude l’assessore – mi sono impegnato a mantenere i contatti con Roma affinché Monza sia tutelata sotto tutti i punti di vista».

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