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Non sempre è meglio il "tutto compreso"

Informarsi nel dettaglio, non esitare a chiedere delucidazioni e armarsi di una buona dose di pazienza nel confrontare le diverse proposte. Ilprimopasso ècapire quanto già si spende analizzando i consumi: il numero di telefonate mensili urbane e interurbane, la loro duratamedia,le fasce orarie diuso prevalentedeltelefono, lafrequenzadellechiamate ai cellulari e all’estero, nonché il tempo passato a navigare su internet. La strategia di risparmio impone una scelta ragionata, che tiene conto anche dei canoni di noleggio degli apparecchi e dei servizi aggiuntivi di cui è possibile fare ameno,dalla visualizzazione del numero chiamante alla segreteria telefonicacentralizzata,perscopriredovestanno i costi e se il piano tariffario è davvero il più adatto.Achi fa poche telefonate conviene considerareleofferte basatesolo sulconsumo,senza canoni aggiuntivi oltre a quello di Telecom (16,08 euro al mese) ovvero all’abbonamento mensile richiesto dai concorrenti perabbandonare l’ex-monopolista. Come i 14,57 euro del piano Happy 50%  che Infostrada promuove garantendo tariffe locali e nazionali al minuto pari allametàdi quelle delpiano base diTelecom. O come i 6 euro al mese necessari per Vodafone Casa Tutto Libero (con tariffa di 5 centesimi al minuto per tutti i numeri fissi, più 16 centesimi alla risposta), cui vanno aggiunti, terminato il bienniodi promozione,i 5,16eurodella tassa diconcessionegovernativa.Spessoi gestori offrono sconti per chi si abbona online. I calcoli è benesempre farli con le tariffe a regime (non le offerte), analizzando i prezzi per le chiamate di diverso tipo e inserendo nel computo non solo il costo di attivazione ma anche il contributo per la disattivazione; se si cambia idea la penale è d’obbligo. Se invece le telefonate urbane e interurbane sono parecchie, meglio un piano semiflat o flat, ossia con pagamento di una cifra mensile per chiamate illimitate ai telefoni fissi: sulla quantità si risparmia. Tra i piani flat di base dei principali operatori, i tre più convenienti sono allineati (non considerando le promozioni in atto) a quota 19,90 euro mensili. Variano, invece, nel raffronto fra Tiscali Voce Senza Limiti, Tele2 Senza Pensieri e Fastweb Parla Casa, il contributodi attivazione (gratuitonellepromozioni dei primi due) i costi per le chiamate ai cellulari e l’accesso a Internet. Che va confrontato con Alice Free in dial-up a 56 o 64 Kbps, oppure con l’omonimo servizio su Adsl, entrambi a consumo:costo 1 centesimo alminuto e 3,4 centesimi al minuto, quest’ultimo con un contributo di 28 euro. A chi accede al web episodicamenteconvieneil dial-up,mentresel’accessononè sistematicomaserve più bandaper il download è meglio l’Adsl. Qui Fastweb vince il confronto (1,5 euro all’ora), ma se si supera la mezz’ora al giorno, un contratto flat con uno dei tanti Internet provider consente di risparmiare.

E di ottenere anchelamassimaconvenienzaper eventuali chiamate internazionali, che software come Skype esimilirendonopossibilidapcapc (contelefonoVoIppurea computerspento) senza spesa e con costi minimi verso la rete fissa e mobile.

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