Cronaca locale

Notti d’estate in città, i punti più «a rischio»

Non ci sarà però militarizzazione ma soltanto più attenzione nei quartieri

Notti d’estate in città, i punti più «a rischio»

Paola Fucilieri

L’anno scorso al primo posto c’erano le «solite» colonne di San Lorenzo. L’anno precedente il primato andava senza dubbio a Brera. Quest’estate, oltre ai «soliti noti», ci sono due new entry che si sono già fatte le ossa tra giugno, luglio e agosto 2004: viale Montenero e la Triennale. No, non è un gioco tipo Monopoli, ma la mappa della città che si diverte d’estate. E dove, per quanto è possibile, i vigili urbani - con l’ausilio, ma solo se e quando sarà necessario, di carabinieri e polizia - cercheranno di contrastare quei fenomeni che, con il caldo e nelle grandi città, sembrano pullulare e moltiplicarsi, come il rumore, l’abusivismo, lo spaccio e la piccola criminalità. Fenomeni da tenere sotto controllo cercando di mediare tra il diritto di alcuni alla quiete e alla tranquillità e quello di altri a divertirsi passeggiare, discutere, incontrarsi, bere qualcosa di fresco insieme a degli amici e, naturalmente, ballare.
Dopo quanto accaduto negli anni precedenti e le lamentele di molti residenti le forze dell’ordine giocheranno un po’ d’anticipo. Ma non ci sarà una città «militarizzata»: le istituzioni ritengono che non ce ne sia bisogno. Perché le zone dove si vendono bevande e dove c’è rumore sono anche quelle dove in genere meno si delinque in città o quantomeno dove accadono episodi che dal punto di vista strettamente criminale sono di rilevanza minore. Quindi i controlli ci saranno ma con la dovuta discrezione. Vediamo nel dettaglio quali sono le zone considerate più a rischio.
Colonne di San Lorenzo - I controlli sono già partiti ma saranno «mirati». Non si possono togliere uomini da zone come quella di via Triboniano per metterli lì. Quindi è esclusa la militarizzazione come la scorsa estate.
Viale Montenero - I residenti si lamentano per il rumore. I titolari di un noto locale - meta e punto d’incontro di molti giovanissimi, soprattutto nei mesi estivi - l’anno scorso hanno chiuso per 15 giorni consecutivi in modo da limitare i disagi relativi ai rumori fino a tarda notte: qui, infatti, la gente spende poco (il target di clientela è perlopiù quello dei teenagers) ma resta a parlare, seduto fuori dai locali, fino a tarda notte.
Brera e Navigli - Anche qui i problemi principali restano quelli dei rumori fino a tarda notte per i residenti e dei venditori abusivi di bevande (ma anche di merce falsamente griffata, soprattutto nel quartiere degli artisti) che danneggiano chi ha una regolare attività.
Corso Como - Qui non ci sono grandi problemi di criminalità. Ma problemi di rumore sì. Del resto, mai come in questo caso, è pur vero che la gente deve sapere dove poter andare. E corso Como, d’estate e d’inverno, è una delle cosiddette mete «più gettonate» da persone di ogni età.
Sant’Eustorgio - Una sorta di prolungamento, quasi naturale, dello spaccio di droga di piazza Vetra. Si prevede l’ausilio di polizia e carabinieri.
Triennale - Sta tornando ad essere un luogo d’attrazione notevole, soprattutto dopo che la discoteca «Old Fashion» è di nuovo in auge. Qui i locali sono isolati dalle abitazioni e non ci sono problemi di rumore.

Tuttavia il parco Sempione (sempre per gli stessi problemi di spaccio di sostanze stupefacenti che riguarda anche la zona di Sant’Eustorgio) va tenuto d’occhio.

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