La nuova legge «cancella» 40mila multe l’anno

Che il sistema dei ricorsi delle multe sia andato in cortocircuito non è un segreto. Ma a breve la situazione rischia di peggiorare ulteriormente. Dal 16 settembre saranno operative le nuove regole del Codice della strada, che impongono tempi più stretti per i ricorsi: 20 giorni contro i 150 di adesso. Il giudice di pace Vito Dattolico, che già ha visto collassare il sistema ricorsi in era Ecopass, non avrà vita facile. Impossibile gestire la situazione. Per questo ha preso carta e penna ed ha scritto al tribunale denunciando «le difficoltà operative» per mettersi al passo. Oltre alla mole di arretrato, lavorare con ritmi più serrati sarà un’impresa anche a causa della carenza di personale, dei fax obsoleti, dell’assenza della posta certificata, della carenza degli ufficiali giudiziari. «Bisogna prevedere grosse difficoltà - annuncia - per oltre 40mila processi all’anno».
«La legge - denuncia Dattolico - sembra scritta da chi non ha fatto i conti con la situazione reale degli uffici dei giudici di pace e si occupa di altro. E dire che Milano è uno di quelli che funzionano meglio».

Tutto è relativo: al momento infatti ci sono udienze fissate non prima del prossimo gennaio o febbraio, ci sono cinque o sei mesi di arretrato, una mole di oltre 40mila processi all’anno. Tanti ricorsi - e gli automobilisti ci sperano e ci provano sempre - sono destinati a finire in prescrizioni, risolvendosi in un nulla di fatto e «cancellando» la multa.

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