Dopo i modelli GPT di OpenAI e Bard di Google è il momento di Amazon Q, la chatbot per i clienti di Amazon Web Services (AWS), un compendio di oltre 200 servizi che alimentano il web, la raccolta e l’analisi dei dati, il Cloud storage, il Cloud computing e altro ancora.
Proprio questo è il punto di forza di Amazon Q, perché i servizi di Amazon sono usati da un numero iperbolico di aziende tant’è che, al contrario di quanto si crede, è AWS e non la piattaforma ecommerce a costituire la prima voce di introiti per il colosso di Seattle.
Secondo il New York Times, Amazon ha rilasciato la propria Intelligenza artificiale (IA) generativa per spegnere le voci che la vogliono in ritardo su questo fronte ma, in realtà, è normale che ci sia voluto più tempo. Amazon Q guarda esclusivamente al mondo aziendale, ambiente nel quale le IA devono essere impeccabili e non prestare il fianco a debolezze.
Cosa è Amazon Q e come funziona
Ciò che contraddistingue Amazon Q dagli altri modelli è il fatto che lavora sui dati aziendali. Per essere chiari, mentre ChatGPT per rispondere agli utenti interroga il web, Amazon Q deve basarsi esclusivamente sui dati che le aziende hanno a disposizione, rispettando inoltre i principi sulla privacy e la compliance (il rispetto delle norme e degli standard).
Di fatto, Amazon Q è in grado di comprendere le modalità secondo le quali lavora un’azienda, quali comparti svolgono determinati compiti e questo si riverbera in modo positivo sulla produttività e sulle capacità di business.
Un esempio pratico può essere la consultazione rapida di procedure interne oppure interagire con i dati forniti da diversi applicativi per ottenere report istantanei.
L’IA di Amazon mette a disposizione oltre 40 connettori per dialogare con gli applicativi e le piattaforme più diffuse come, per esempio Microsoft 365 o Google Drive e, parallelamente, mette a disposizione kit di sviluppo per creare connettori a qualsiasi altro applicativo, in modo da soddisfare le necessità peculiari di ogni azienda.
Perché è un passo avanti
Amazon Q è qualcosa di diverso da ciò che siamo abituati a usare, perché può essere addestrato con i dati delle aziende.
Tra le funzioni di Amazon Q ci sono quelle classiche come, per esempio, il redigere email in modo automatizzato, generare testi oppure riassumere documenti e riunioni ma, e qui viene la parte più interessante, consente di elaborare dati specifici come, per esempio, rispondere in modo esaustivo e preciso a domande formulate per scoprire qual è il prodotto meno venduto in un determinato periodo dell’anno oppure quale prodotto sta causando più problemi nella fase post-vendita, consentendo così anche di creare un supporto ai clienti mirato ed efficace.
Amazon ha usato i dati raccolti durante 17 anni per sviluppare gli algoritmi e risolvere i problemi di privacy e questo, almeno in parte, giustifica il ritardo accumulato perché oggi i contenenti diretti sono alle prese con problemi di violazione di copyright e invasioni nella riservatezza degli utenti.
Lo sviluppo di applicazioni
Le aziende con maggiori risorse disponibili possono usare Amazon Q per ottimizzare il codice di un software, trovare errori oppure organizzare sessioni di test. Allo stesso modo possono utilizzarlo per raccogliere le opinioni degli utenti (i cosiddetti feedback) e riuscire così a individuare e risolvere i problemi in tempi più ristretti.
L’uso di Amazon Q consente quindi di prendere decisioni più consapevoli e si prefigge lo scopo di essere un sostegno valido per ogni ordine di
azienda e per qualsiasi livello di responsabilità, a partire dal management fino ai dipendenti. Ridurre i tempi e i costi sono obiettivi primari di ogni Intelligenza artificiale e Amazon Q non fa eccezione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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