Washington - Li chiamano "birther": sono quelli che mettono in dubbio il fatto che Barack Obama sia nato sul territorio americano. Sostengono che l'attuale presidente degli Stati Uniti sia un truffatore e che il suo certificato di nascita a Honolulu (Hawaii) sia falsificato, perché sarebbe nato in Africa. In Kenya, paese di suo padre. Se così fosse l'elezione alla Casa Bianca del primo afroamericano sarebbe nulla. Ma è solo una grande bufala. Il certificato di nascita che avrebbe dovuto provare la nascita africana di Obama è la copia di quello di un certo David Bomford, funzionario pubblico di Adelaide, in Australia.
La bufala Il signor Bomford mai avrebbe immaginato che l’uomo più potente della terra potesse essere messo in difficoltà da lui per ragioni burocratiche. Ma perché è stato utilizzato il certificato di nascita di un australiano per tentare di screditare Obama? Bomford aveva pubblicato il suo documento in un sito web di alberi genealogici. E qualche malitenzionato ne ha approfittato, confezionando la messinscena. "Ho pensato che potesse interessare qualche familiare che avesse voluto fare delle ricerche", ha spiegato, aggiungendo di sentirsi davvero "sorpreso che qualcuno lo abbia scovato in rete", e che avrebbe provveduto alla sua rimozione.
Le cartoline La storia, che circolava già da tempo, è tornata alla ribalta due giorni prima del 48° compleanno del presidente americano. Quel giorno alla Casa Bianca sono arrivate diecimila lettere in cui si chiedeva al presidente di mostrare il suo "vero" certificato di nascita. Erano state preparate dal sito "WorldNet Daily", politicamente assai ostile ai democratici e considerato di estrema destra.
Consenso in calo Il dibattito sulle origini di Obama infatti non è cosa da poco conto negli Stati Uniti in queste ore, al punto che un sondaggio di Politico.com darebbe il 58% degli elettori repubblicani convinti della falsità della versione ufficiale dei fatti, e cioè che Barack Hussein Obama II non è nato alle Hawaii il 4 agosto 1961 alle 19.24, bensì in Kenya.
La tentata cospirazione firmata dai "birthers" si era scatentata dopo un certificato di nascita messo on line dai supporter di Obama proprio per sfatare il mito delle sue origini africane, un certificato non cartaceo ma ovviamente virtuale, e peraltro rilasciato dall’anagrafe delle Hawaii, quindi perfettamente valido.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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