Economia

Obama: "Più controlli sui big della finanza" Tesoro: regole severe

Geithner: "Imporre limiti alle prese di rischio da parte di società il cui fallimento metterebbe a rischio il sistema finanziario". Berlusconi: "Serve fiducia. Contro la crisi gli italiani lavorino di più"

Obama: "Più controlli 
sui big della finanza" 
Tesoro: regole severe

New York - Gli Usa dovrebbero imporre limiti alle prese di rischio da parte di società il cui fallimento metterebbe a rischio il sistema finanziario. Nel corso di un’audizione alla commissione servizi finanziari della Camera, il segretario al Tesoro americano, Timothy Geithner, ha spiegato che il sistema regolatorio andrebbe rivisto dopo che non è riuscito a governare gli eccessi in aziende quali Aig. Sulla stessa linea anche il presidente Barack Obama che spera non ci voglia troppo tempo per un aumento della regolamentazione sulle società finanziarie e per convincere il Congresso ad approvare una nuova autorità di supervisione sulla grandi società finanziarie.

Riformare il sistema "Tutte le istituzioni e i mercati che pongono un rischio sistemico saranno soggetti a una forte supervisione, inclusi appropriati limiti alle prese di rischio - afferma Geithner secondo il testo consegnato prima dell’audizione - i regolatori devono applicare gli standard, non solo per tutelare la solidità delle singole istituzioni, ma anche per proteggere la stabilità del sistema nel suo insieme".  "Dobbiamo assicurarci che il nostro paese non si trovi più in una situazione come questa. Per raggiungere questo obiettivo - ha spiegato Geithner nel corso di un’audizione alla Commissione servizi finanziari della Camera - l’amministrazione e il Congresso devono lavorare insieme per emanare un’ampia riforma delle autorità di regolamentazione e per eliminare i gap nella supervisione. Tutte le istituzioni che potrebbe porre rischi sistemici dovranno essere soggette a una stretta supervisione, inclusi appropriati limiti alle prese di rischio. Le autorità di regolamentazione devono applicare gli standard, non solo per proteggere la solidità delle singole istituzioni, ma per tutelare la stabilità del sistema nel suo insieme. Infine dobbiamo creare una nuova autorità che consenta al governo di chiudere progressivamente società della taglia e della complessità di Aig".

Il nodo Aig Al momento "non c’è un efficace meccanismo legale per chiudere progressivamente un’istituzione finanziaria non bancaria come Aig. Per questo, lo scorso 16 settembre, il board della Fed ha autorizzato" un linea di credito da 85 miliardi di dollari in favore della società assicurativa. "Come condizione all’assistenza concessa - ha spiegato Geithner nel corso dell’audizione - il governo ha nominato un nuovo management in Aig e avviato un vasto processo di ristrutturazione. Abbiamo avviato una strategia per far tornare Aig al suo core business cedendo le attività non core e chiudendo progressivamente le sue attività di trading".

L'appello di Obama L’amministrazione Obama sta premendo sull’idea di creare un’autorità che possa controllare e agire sulle istituzioni finanziarie non bancarie il cui fallimento porrebbe dei rischi sistemici. Da qui l’invito del presidente al Congresso ad agire rapidamente per ampliare i poteri del Tesoro. Sia il segretario al Tesoro Timothy Geithner sia il presidente della Fed Ben Bernanke lo hanno spiegato davanti alla commissione servizi finanziari della Camera, nel corso di un’audizione su Aig. Geithner articolerà meglio una proposta in questo senso giovedì nel corso di un’altra audizione alla Camera. L’amministrazione sarebbe inoltre favorevole a un aumento della supervisione sui mercati non regolamentati, quali gli hedge fund e i fondi di private equity. Al termine di un incontro con il primo ministro australiano Kevin Rudd, il presidente americano ha sottolineato che l’amministrazione è «molto fiduciosa» sul fatto che gli Usa possano lavorare di concerto con le altre nazioni del G20 per stabilizzare i mercati finanziario.

Obama si aspetta che il G20 produca un quadro di regole per il settore finanziario.

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