Spaccato il fronte italiano della protesta proclamata dai pescatori contro il caro gasolio. Allo sciopero aderisce la Federcoopesca-Confcooperative, rompendo gli assetti del mondo della cooperazione. Agci Agrital e Lega Pesca hanno scelto la linea del dialogo con le istituzioni, forti di incontri già calendarizzati a livello europeo e nazionale. «Siamo vicini ai nostri pescatori in un momento particolarmente critico - dichiara il presidente della Federcoopesca-Confcooperative, Massimo Coccia -, riteniamo giusta la protesta che inizia oggi». Lagitazione interessa soprattutto i mestieri di pesca che più risentono dei costi di carburante e quindi strascico, volante e circuizione per un totale di 12-13mila addetti. Sul dialogo con le istituzioni punta la Lega Pesca, pronta a incontrare il 3 giugno a Bruxelles gli uffici tecnici del Commissario europeo e il 4 giugno la Commissione agricoltura del Senato.
«Ora che abbiamo riaperto il dialogo - afferma il presidente Ettore Ianì - non ci sembra lungimirante unazione di rottura, attendiamo di verificare il rispetto degli impegni». Intanto Federpesca con i sindacati chiede al governo «un tavolo agroalimentare per individuare nuove soluzioni delusa dalla mancanza di risposte adeguate da parte dellesecutivo negli ultimi due anni».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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