Piermaurizio di Rienzo
Arrivano gli «Oh bej oh bej» ed è già allarme abusivi. Sul fronte della disposizione della tradizionale fiera, che prenderà avvio lunedì 5 dicembre e si concluderà giovedì 8, è tutto pronto, ma il Comune comincia già a prendere le contromisure di fronte al possibile imperversare di ambulanti privi di licenza. Palazzo Marino annuncia un giro di vite nella zona del mercatino di SantAmbrogio e mette in campo una task force di 230 uomini delle forze dellordine pronti a vigilare intorno alle 370 bancarelle che saranno posizionate nellarea tra la Basilica, via San Vittore e via Necchi.
Lassessore al Commercio, Roberto Predolin, lancia lallarme: «Sappiamo che ci sono organizzazioni parallele italiane, legate ai centri sociali, che stanno già assegnando spazi agli abusivi». Non solo: secondo il rappresentante del Comune «la Questura è già al corrente della situazione». «Ci sono gruppi di senegalesi che arrivano a Milano da mezza Europa già sicuri del posto - prosegue Predolin -. Basta vedere come si dispongono in maniera ordinata nellarea del mercato». Per poter trovare una collocazione allinterno della fiera, gli abusivi pagherebbero una sorta di pizzo in cambio della garanzia di un metro quadrato. Le cifre di questo mercato sommerso non si conoscono, ma pare evidente dalle parole dellassessore che la Polizia sta monitorando la situazione in evoluzione proprio in questi giorni di vigilia.
Per contrastare il problema il Comune ha chiesto a Questura e Prefettura uno sforzo maggiore al fine di garantire la sicurezza dei commercianti e dei residenti durante i quattro giorni della manifestazione. Questi ultimi, tra laltro, non hanno sollevato questioni sulla pianificazione del mercato, come conferma una lettera inviata dal Comitato dei Cittadini. Il periodo non è dei più felici in contemporanea con la prima della Scala a SantAmbrogio e lincontro di calcio tra Milan e Schalke 04 il giorno precedente.
E lultimo incontro a Palazzo Diotti si è svolto alla presenza del Prefetto vicario Antonio Musolino, mentre il piano era stato concordato a tavolino con lex Prefetto Bruno Ferrante, che nel frattempo si è candidato alle primarie dellUnione per il sindaco. «Non ci ha nemmeno salutato, né ci ha offerto garanzie prima di annunciare le sue scelte», polemizza lassessore di An. Ma il piano concordato a tavolino con i vertici delle forze dellordine non dovrebbe discostarsi dal seguente: i vigili urbani si occuperanno della gestione del traffico intorno alla zona, polizia e carabinieri vigileranno i varchi di ingresso, mentre gli uomini dellAnnonaria si aggireranno tra le bancarelle. A completamento del quadro, ci saranno anche sette auto della Croce Rossa pronte a intervenire in caso di emergenze.
Ma il problema dellabusivismo va a braccetto con quello della contraffazione. La quasi totalità degli ambulanti senegalesi vende merce falsa: borsette, cappellini, orologi di note marche taroccate. La Guardia di finanza è pronta a intervenire per la repressione del fenomeno, che tocca da vicino i milanesi. A loro si appella Predolin: «Se i cittadini a comprare da questi personaggi devono capire che vanno ad alimentare unorganizzazione criminale».
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