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Ok alla riforma finanziaria voluta da Obama: nuove regole a Wall Street

Quella realizzata dal Congresso è la più grande riforma del sistema finanziario dagli anni ’30, la maggiore priorità di politica interna di Obama dopo la riforma sanitaria e il pacchetto di stimoli economici da 800 miliardi di dollari. La legge, un testo da 2.300 pagine, mira a correggere direttamente la debolezza di regolamentazione che è stata indicata come una delle cause principali del semicollasso del sistema finanziario di fine 2008. Darà alle autorità federali ampi poteri di controllo sulle banche. Renderà anche più facile la liquidazione di grandi istituti, profondamente connessi con lo stesso sistema finanziario, e farà nascere in seno alla Fed un’agenzia indipendente per la protezione dei consumatori.
Dopo estenuanti dibattiti si è trovato l’accordo per richiedere alle banche di scorporare alcune attività che effettuano lucrativi trading di derivati, mentre sarà limitata la possibilità di investire in hedge-fund e fondi di private equity. Per la prima volta il governo avrà il potere di assumere il controllo e di suddividere in unità più piccole i grandi istituti finanziari in difficoltà che mettono a rischio il sistema. Inoltre la legge introduce nuove regole per la concessione di mutui con l’obiettivo di prevenire gli abusi che hanno contribuito al collasso del mercato immobiliare. I parlamentari hanno anche deciso di cambiare il modo in cui le autorità valutano e reagiscono ai rischi sistemici per l’economia. La Fed avrà ora il potere di controllo sulle grandi e complesse istituzioni finanziarie e sarà creato un comitato, il Financial stability oversight council, per vigilare sulla stabilità del sistema. «È finito il tempo dei salvataggi con i soldi dei contribuenti: con la riforma i cittadini americani non si troveranno più in trappola per Wall Street» ha detto Obama commentando il via libera alla legge. La riforma, ha aggiunto Obama, «tutela i consumatori».


E proprio ieri Goldman Sachs ha raggiunto l’accordo con la Sec per risolvere le accuse di frode. In base all’intesa - afferma la Sec - Goldman dovrà pagare una cifra record, la maggiore mai sborsata da una società finanziaria per risolvere un caso con la Sec: 550 milioni di dollari.

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