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«Ormai non ci resta che regalarle»

«Questa casa è quello che possiedo. Quanto vale? Zero euro ma valeva sempre zero anche quando c’era la lira». Difficile dar torto al signor Spinella, lui convive con i mille rom di via Triboniano. «Convivenza? Sinonimo sbagliato, come dimostra quel filo spinato che ci divide». Già, tra casa Spinella e le roulotte marcite di via Triboniano c’è solo il filo spinato e le minacce: «’Sti rom vanno giù pesante e poi non ce la faccio più a dormire in pace, sa bisogna tenere gli occhi aperti». Già, altrimenti «si rischia di passare la mattinata in commissariato a denunciare un furto, l’ennesimo furto».
E giù con l’elenchino dei fatti e dei misfatti: incendi, sporcizia, topi e minacce declinati sempre e comunque con episodi di microcriminalità. Motivo più che «sufficiente» per non abbandonare mai quell’abitazione, «non vado neanche in ferie» dichiara a nome della pattuglia di residenti di via Triboniano. Che non si stupiscono dallo scoprire che, secondo il mercato immobiliare, la loro abitazione vale il cinquanta per cento in meno rispetto a quelle situate a due passi, in zona viale Certosa. «C’è solo una soluzione: regalarle. A chi? Ma agli amministratori del Comune, della Provincia e all’ex prefetto.

Così prendiamo due piccioni con una fava: da una parte fuggiamo da questa autentica prigione e dall’altra offriamo alle Istituzioni un aiuto concreto per fargli comprendere cosa vuol dire avere come vicini di casa mille romeni». Naturalmente, tutto gratis vitto escluso.

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