Le malattie psicologiche sono molto più diffuse di quanto non si creda tra le persone che abbiano superato i 65 anni di età. Tra le più comuni ci sono senza dubbio la depressione, i disturbi d'ansia e, soprattutto tra gli over 75, il delirium. Talvolta i sintomi sono sottovalutati, perché silenti, oppure associati erroneamente a patologie organiche. Fatto sta che, se riconosciuti tempestivamente, possono regredire fino alla remissione completa del disturbo.
Le malattie psicologiche più diffuse
Con l'avanzare dell'età possono manifestarsi malattie psicologiche di varia natura e diversa intensità. Gli esperti hanno stimato che, nella maggior parte dei over 65, esiste un rapporto di stretta correlazione tra i disturbi psicologici/psichiatrici e alcune patologie preesistenti, come, ad esempio, malattie cerebrovascolari, alterazioni metaboliche, infezioni virali, neoplasie e, nel caso degli over 75, anche malnutrizione o morbo di Parkinson.
Depressione
Tra le malattie psicologiche più diffuse tra i senior vi è la depressione. Si tratta di un disturbo che interessa circa il dieci per cento della popolazione con età superiore ai 65 anni d'età. A differenza dell'esordio in età giovanile, può manifestarsi con forme atipiche che, talvolta, si sovrappongono a comorbilità organiche e presentano una sintomatologia molto eterogenea. Al riguardo è bene fare un distinguo tra depressione su base vascolare e pseudo-demenza depressiva (altrimenti nota come "depressione mascherata").
Nel primo caso, la malattia sottende una patologia cardiovascolare (cardiopatie, infarto, ...) o, viceversa, può esserne la causa. Mentre nel secondo caso, le caratteristiche sono molto simili a quelle delle patologie legate all'invecchiamento fisiologico e al decadimento cognitivo.
In linea generale, la prevalenza dei sintomi è del tipo somatica più che affettiva: inappetenza, disturbi del sonno, riduzione della libido, difficoltà di concentrazione e scarsa memoria. Le conseguenze della malattia possono essere più o meno severe ma, con un intervento terapeutico mirato e graduale, si può arrivare alla completa guarigione.
Ansia generalizzata
A differenza degli attacchi di panico, che per fortuna interessano solo lo 0,1% della popolazione over 65, i disturbi d'ansia sono molto frequenti tra i senior.
I fattori che incidono sull'insorgenza della malattia sono in prevalenza di tipo psicosociale e quindi: isolamento prolungato, difficoltà economiche, percezione della riduzione di abilità fisiche e cognitive, preoccupazione per il futuro e, in generale, una condizione di incertezza personale e inadeguatezza rispetto al contesto in cui si vive.
Tra i sintomi più comuni dei disturbi d'ansia, vi sono aumento del battito cardiaco, insonnia, difficoltà digestive, elevata emotività, fobie sociali e specifiche.
Disturbi fobici
Quando si parla di disturbi fobici in età geriatrica (over 75), si fa riferimento a vere e proprie fobie che possono manifestarsi anche in assenza di un evento traumatico o condizioni di reale pericolo.
Tra le più diffuse vi sono l'agorafobia (la paura di stare all'aperto o in spazi ampi), molto frequente soprattutto nelle donne over, e la fobia sociale che, nella maggior parte dei casi, interessa soprattutto gli uomini.
In entrambi i casi, si tratta di "paure" irrazionali che, però, possono provocare uno stato di ansia particolarmente marcato e raggiungere livelli clinici apprezzabili. Per certo, i soggetti che ne sono affetti tendono a limitare le interazioni sociali o a evitare situazioni che percepiscono come pericolose per la propria incolumità.
Delirium
Quando parliamo di delirium ci riferiamo ad una malattia psichiatrica, più che psicologica, che riguarda le persone di età superiore ai 75 anni. A differenza della demenza, infatti, si tratta di un disturbo di coscienza che comporta una serie di alterazioni comportamentali e cognitive.
Generalmente si manifesta con difficoltà di linguaggio, disorientamento spazio-temporale, deficit mnemonico, modificazioni della personalità, agitazione e aggressività. Le cause sono per lo più ascrivibili a una patologia vera e propria.
Gli interventi devono essere mirati e tempestivi anche perché, se trascurato, il delirium può trasformarsi in urgenza medica. Di solito, la terapia prevede una somministrazione di farmaci (antipsicotici) volta a ridurre i sintomi della malattia, così da consentire al paziente di gestire al meglio la propria condizione.
Approccio terapeutico e guarigione
Nel caso delle malattie psicologiche, non esiste un approccio terapeutico unico ma varia a seconda del soggetto, dalla tipologia e intensità del disturbo. Per certo, con le dovute eccezioni, una diagnosi tempestiva può favorire una regressione dei sintomi fino alla remissione della patologia.
Laddove esistano fattori di comorbilità è necessario sottoporsi a una serie di accertamenti diagnostici per escludere o accertare eventuali cause organiche che abbiano ingenerato uno stato di particolare tensione emotiva o stress psicologico.
Lo step successivo è quello di rivolgersi a uno specialista - psicoterapeuta, psichiatra e/o neurologo - che possa assistere il paziente, con anche una terapia farmacologica di supporto, nel percorso di cura.
In linea generale, specie per i disturbi d'ansia e la depressione, si consiglia un trattamento mirato e precoce al fine
di migliorare la propria condizione. Quanto ai tempi di guarigione, anche in questo caso, sono variabili e dipendono dalla predisposizione personale nonché dal tipo di approccio scelto, da poche settimane a qualche anno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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