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Sarcopenia: cos'è e come prevenirla

In età avanzata può verificarsi un deterioramento delle fibre muscolari: in medicina questa patologia prende il nome di sarcopenia. Con una dieta equilibrata, che preveda anche l'assunzione di una quota proteica, è possibile prevenirla

Sarcopenia: cos'è e come prevenirla

Dopo i 65 anni si può verificare una perdita graduale di massa e forza muscolare. Si tratta di un processo fisiologico, del tutto normale in età avanzata, che in medicina prende il nome di sarcopenia. Sebbene non vi siano ancora terapie in grado di curarla, l’attività fisica e una dieta equilibrata possono scongiurare il rischio di un aggravamento. In alcuni casi, può essere utile anche l’assunzione di integratori alimentari, chiaramente previa prescrizione di uno specialista.

Cos’è la sarcopenia: cause e sintomi

braccio anziano

La sarcopenia è una condizione che interessa uomini e donne over. Dopo i 65 anni si assiste ad un lento deterioramento delle fibre muscolari (tecnicamente si parla di stress ossidativo). Ne consegue una perdita di massa muscolo che, durante l’età senile, può comportare anche difficoltà a camminare o compiere piccoli sforzi. In tal caso, si parla di una patologia vera e propria.

Tra le cause più note delle sarcopenia vi sono:

  • sedentarietà;
  • carenze nutrizionali;
  • scarsa idratazione;
  • malassorbimento intestinale;
  • patologie infiammatorie ed endocrine;
  • malattie croniche.

Quanto ai sintomi, generalmente si verifica una perdita della massa muscolare e della forza fisica che, nella forma più severa, può portare alla parziale o totale immobilità. In alcuni casi, possono esserci ripercussioni su altre condizioni patologiche già accertate comportando un peggioramento generale dello stato di salute.

Diagnosi e prevenzione

Medico

La sarcopenia, nella forma patologica, può essere diagnosticata con alcuni esami specifici. Partendo dalle rilevazioni a raggi x (DEXA), e mediante alcuni test (quello della velocità e della potenza di presa), è possibile stabilire il grado di severità della malattia.

Quanto alla cura, non esiste una terapia farmacologica in grado di contrastare il deterioramento muscolare. Tuttavia, è possibile prevenirlo con una dieta equilibrata e un po' di attività fisica, specie con esercizi di stretching (allungamento muscolare e attività aerobica).

Quando parliamo di "dieta equilibrata" ci riferiamo ad un regime alimentare ben calibrato e che preveda l’assunzione di una quota proteica adeguata. Uno studio randomizzato - Sarcopenia and Physical fRailty IN old people: multi-componenT Treatment Strategy (Progetto Sprint) - condotto da un’equipe di esperti, molti dei quali italiani, ha dimostrato che per tutelare una persona dal rischio di sarcopenia sono necessarie almeno 1,2 grammi di proteine al giorno per chilo di peso corporeo. Si tratta di una soglia che raramente viene rispettata dal momento che, soprattutto in età avanzata, si tendono a ridurre drasticamente le porzioni di cibo e ad eliminare alcuni alimenti.

L’importanza della dieta e l’approccio vegetariano

Dieta Mind

Come è noto, l’alimentazione è fondamentale per poter restare in salute e vivere a lungo. Lo è, ancor di più, per prevenire l’insorgenza di gravi patologie e condizioni fisiche invalidanti quali, ad esempio, il deterioramento muscolare.

Una dieta nutriente per gli over 65 deve prevedere l’apporto di:

  • fibre;
  • proteine;
  • fitosteroli e polifenoli;
  • acidi grassi;
  • omega3;
  • sali minerali;
  • vitamine;
  • antiossidanti.

Fino a qualche tempo fa, era opinione diffusa che la dieta vegetariana potesse causare un deficit proteico tale da incidere sul deterioramento dell’apparato muscolo-scheletrico. È davvero così?

Secondo uno studio statunitense, condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università del Massachusetts e di Harvard, non vi sarebbe alcuna differenza significativa in merito all’approvvigionamento di proteine da fonti animali o vegetali.

Ciò detto, è consigliato rivolgersi ad uno specialista o al proprio medico di riferimento per qualunque tipo di evenienza.

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