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Scoprire Milano a 60 anni: la città d'arte che non ti aspetti

Scoprire Milano a 60 anni, la città d'arte che non ti aspetti: dalle basiliche paleocristiane alle opere di street art, ecco i tesori nascosti meneghini

Scoprire Milano a 60 anni: la città d'arte che non ti aspetti

Basiliche dell'epoca paleocristiana, musei e opere concettuali: Milano è la città d'arte che non ti aspetti. A soli due passi dalla frenetica "city", culla del tran tran metropolitano, è possibile immergersi nella bellezza senza tempo della storia lombarda.

Non solo il Castello Sforzesco e il Duomo ma anche palazzine in stile Liberty, nonché monumenti e graffiti di inestimabile valore artistico. Luoghi incantati, dove la tradizione e la modernità si incontrano in un mix eterogeneo di forme, architetture e colori. Milano non smette mai di sorprendere, anche a 60 anni.

Perché Milano è una città d'arte a misura di senior

Duomo di Milano 1

Milano è una città d'arte a pieno titolo. Basta guardarsi attorno per poter ammirare l'eccellenza artistica del capoluogo lombardo nelle sue infinite declinazioni: dalle chiese di epoca protocristiana alle opere più innovative di design architettonico. Non c'è uno stile o una avanguardia di cui Milano non conservi testimonianza esclusiva.

Un museo a cielo aperto a misura di senior. A Milano, infatti, basta davvero pochissimo per fare un balzo indietro nei secoli, senza dover pianificare necessariamente itinerari estenuanti da un capo all'altro della città.

A due passi Duomo, ad esempio, c'è l'antichissima piazza Mercanti, polo commerciale e amministrativo del capoluogo lombardo durante il Medioevo. E ancora, attraversando la Galleria Vittorio Emanuele II, si può raggiungere agevolmente il Teatro alla Scala o piazza San Fedele, che ospita l'omonima chiesa gesuita in cui è custodita l'opera "Via Crucis" del celebre artista contemporaneo Lucio Fontana.

Le agevolazioni per i turisti over 65

turisti

Visitare Milano è vantaggioso soprattutto per i senior. Gli over 65 possono infatti beneficiare di una lunga serie di agevolazioni per avere accesso a musei e siti archeologici. A tal riguardo, due le proposte più interessanti:

L'Abbonamento Musei di Regione Lombardia

La Regione Lombardia ha previsto un abbonamento annuale, a tariffa agevolata, che permette di accedere - liberamente e ogni volta che lo si desidera - ai siti culturali lombardi aderenti al progetto, inclusi quelli milanesi. La tessera, valida per 365 giorni a partire dalla data di acquisto, dà diritto all'abbonato di visitare:

  • musei;
  • siti archeologici;
  • ville;
  • giardini e castelli;
  • collezioni permanenti e temporanee.

Per gli over 65, le tariffe partono da 35 euro l'anno.

Tourist MuseumCard

La Tourist MuseumCard è una carta di ingresso per i musei, con validità di 3 giorni, che garantisce l'accesso a:

  • Musei del Castello Sforzesco;
  • Museo del Novecento;
  • GAM/Galleria d'Arte Moderna;
  • Museo Archeologico;
  • Acquario Civico;
  • Museo di Storia Naturale.

La card è acquistabile online e presso le biglietterie dei musei civici al prezzo di 12 euro.

I monumenti sacri da scoprire

Santa Eufemia

Milano vanta una notevole presenza di monumenti sacri, edificati in diverse epoche storiche e dall'inestimabile valore artistico, al pari di molte altre città italiane. Oltre al Duomo e la basilica di Sant'Ambrogio, ci sono tantissimi tesori nascosti che vale davvero la pena visitare.

Basilica di Santa Eufemia

Antichissima e di straordinaria bellezza. La basilica di Santa Eufemia, fortemente voluta dall’arcivescovo San Senatore da Settala negli anni 472-475, è stata ricostruita poi in epoca romanica. Tuttavia, l'attuale disposizione è frutto del restauro progettato dall’architetto Enrico Terzaghi, risalente al 1870: fu aggiunto un portico interamente ricoperto da incantevoli mosaici, ispirati agli affreschi del pittore Luigi Cavenaghi.

La basilica è facilmente raggiungibile con la fermata Missori della metro 3, proseguendo poi lungo Corso Italia.

Chiesa di San Bernardino alle Ossa

Di origini medievali, la chiesa di San Bernardino alle Ossa è stata riedificata più volte nel corso degli anni: dapprima dopo il crollo del campanile dell’attigua Basilica, poi a seguito di un vasto incendio che mandò in rovina un'ampia porzione della struttura.

Dall'atrio del santuario si accede alla cappella ossario, un luogo di spiccato fascino mistico. Le pareti della struttura, infatti, sono quasi tutte ricoperte di teschi e ossa, disposti in piccole nicchie collocate sui cornicioni, pilastri e porte.

Si presume che i resti umani appartengano ai deceduti dell’ospedale del Brolo e alle salme traslate dai cimiteri seicenteschi soppressi. I teschi, custoditi invece in cassette sopra la porta d'ingresso, sono quelli dei condannati a morte.

La chiesa si trova a poco meno di 500 metri da Piazza Duomo. Si può quindi scendere a questa fermata della M1 o della M3, proseguendo poi a piedi in direzione via Larga.

Chiesa di Santa Maria alla Fontana

Il progetto iniziale della chiesa di Santa Maria alla Fontana risale al XII secolo: nell'area in cui oggi si trova il santuario, c'era una piccola cappella a forma di parallelepipedo. Al di sotto della struttura scorreva una fonte ritenuta miracolosa per la cura di malattie dell'apparato osteo-articolare.

L'edificazione è stata attribuita a diversi artisti, da Leonardo al Bramante, anche se un contratto risalente al 1507 conferisce la paternità del progetto definitivo all'architetto Giovanni Antonio Amedeo. Nel Cinquecento, Santa Maria alla Fontana divenne uno dei principali centri della sanità milanese, assieme all’Ospedale Maggiore e al Lazzaretto, dove ogni giorno si riversavano decine di pellegrini e ammalati.

La chiesa si trova nel quartiere Isola e può essere facilmente raggiunta con la M3, scendendo a Zara, o con la M5 alla fermata Isola.

Milano tra arte moderna, street art e design

Il capoluogo meneghino è senza dubbio alcuno il simbolo della modernità artistica dove si incrociano stili e forme di epoche recentissime: dalle avanguardie di fine secolo alle opere di design contemporaneo.

L'icona del brutalismo italiano: la Torre Velasca

Torre Velasca


La Torre Velasca è l'icona del brutalismo italiano, una corrente artistica di fine anni '50 che riprone architetture solide e imponenti realizzate con materiali grezzi, come il calcestruzzo armato. Costruito tra il 1955 e il 1957 dallo Studio BBPR, l'edificio è alto 106 metri e conta 72 appartamenti che, fino a luglio 2021, erano adibiti ad uso commerciale e residenziale.

Malgrado l'indiscusso valore artistico, l'opera fu criticata da molti milanesi, che la definirono "il grattacielo con le bretelle". Tuttavia, nel 1961 ottenne il premio dell'Istituto Nazionale di Architettura.

Negli anni '70 la torre divenne "dimora" di celebri registi ospitando - nella finzione cinematografica - attrici come Franca Valeri e Alberto Sordi. Nella realtà, era invece abitata dal bravissimo performer e cabarettista milanese Gino Bramieri. A partire dal 2023, l'edificio sarà sottoposto a un'opera di restauro radicale: l'operazione costerà oltre i 200 milioni di euro.

La Torre si trova in piazza Velasca 3/5, raggiungibile con la metro M1 o M3.

Graffiti e street art

Milano è tra le grandi metropoli del mondo che hanno incentivato le avanguardie artistiche a cavallo tra la fine del vecchio millennio e l'inizio del nuovo: dal graffitismo degli anni Novanta alla più recente declinazione di street art. Non a caso, vanta la presenza di opere esclusive degli artisti contemporanei più famosi del panorama internazionale: da Blu a OrticaNoodles.

Tra i graffiti più popolari della città ci sono:

  • Anthropoceano di Federico Massa (in arte Iena Cruz): il murales, realizzato con pittura Airlite, racconta l'impatto dell'inquinamento sugli ecosistemi marini. L'opera si trova in via Giovanni Viotti 13, nella zona di Lambrate;
  • CuciMilano di Zed1: è un omaggio alla multiculturalità della metropoli milanese. Il graffito è ubicato all'angolo tra in via Benaco e via Brembo, sul muro del Madama Hostel & Bistrò, in zona Lodi;
  • W.A.L.L. – Walls Are Love’s Limits di Eron: è uno dei murales più grandi del mondo, contando circa 1.000 metri quadrati di estensione. Si trova al quartiere City Life;
  • Animal Factory di Blu e Ericailcane: si trova sulla facciata del Pac, il Padiglione di arte contemporanea di via Palestro 14.

Il quartiere-museo Ortica

Gli ultimi anni hanno visto lo sviluppo di veri e propri quartieri-museo, dove le facciate degli edifici raccontano la storia del capoluogo meneghino. Al quartiere Ortica, ad esempio, ci sono murales che ritraggono alcuni dei personaggi più carismatici della musica, i lavoratori delle fabbriche del dopoguerra e celebri protagonisti dello sport.

E procedendo lungo via Pitteri, c'è anche il Duomo. Si tratta di una riproduzione iperrealistica della navata centrale della cattedrale gotica simbolo di Milano: uno spettacolo assolutamente da non perdere.

Il quartiere può essere raggiunto con la M3 o con la M5 scendendo alla fermata Isola.

Milano: tre opere da rivedere

Castello Sorzesco Milano

Infine, non resta che fare una menzione ai tre "monumenti simbolo" dell'arte milanese:

  • Il Duomo: è il simbolo per eccellenza della città. Realizzato nel corso di quattro secoli, dal 1386 al XIX secolo, il Duomo - ufficialmente "Cattedrale metropolitana di Santa Maria Nascente" - è l'espressione dello stile gotico lombardo. Famoso in tutto il mondo per La Madonnina settecentesca in rame dorato (opera dello scultore Giuseppe Perego e dell'orafo Giuseppe Bini) e per le 135 guglie che stagliano nel cielo, è un indiscusso capolavoro architettonico;

Il Duomo si può raggiungere con la M1, M2 o M3 scendendo alla fermata Duomo.

  • Il Castello Sforzesco: eretto tra il 1360 e il 1370 per volere dei Visconti, il Castello deve la sua magnificenza all'opera di implementazione strutturale incentivata della dinastia Sforza. Fu proprio con Francesco Sforza, infatti, che la vecchia rocca viscontea di Porta Giovia si trasformò in una maestosa fortezza. Il contributo artistico di maggior rilevo lo si deve a Luca Beltrami che, a partire da fine Ottocento, diede nuovo lustro alla struttura. Fu lui rivelare le decorazioni dipinte nella Sala delle Asse (affrescata con il pergolato di Leonardo) e quelle nella Sala del Tesoro;

Il Castello è raggiungibile a piedi (dista circa 10 minuti dal Duomo) oppure con la M1 (fermata Cairoli o Cadorna)
e M3 (fermata Lanza o Cadorna).

  • Santa Maria delle Grazie: rappresenta l'eccellenza dell'arte rinascimentale milanese. La Basilica ospita una delle opere più celebri di Leonardo: il Cenacolo. Il dipinto, esposto nel Refettorio di Santa Maria delle Grazie, è stato realizzato tra il 1495 e il 1497 e rappresenta il Cristo con i dodici Apostoli nell’ultima cena prima della sua morte.

La chiesa si trova in piazza Santa Maria delle Grazie numero 2 Metro rossa (MM1) scendendo alla fermata di
Conciliazione o con la metro verde (MM2) fino alla fermata di Cadorna.

L'alternativa è il tram 12 o 18.

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