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I vinili della tua adolescenza? Valgono una fortuna

I vinili dell'adolescenza degli attuali over 60 possono valere una fortuna: quali elementi considerare per i dischi in proprio possesso e la classifica dei più cari

I vinili della tua adolescenza? Valgono una fortuna

I vinili stanno vivendo un periodo di grande popolarità. È per gran parte l’effetto amarcord: i dischi ricordano, soprattutto alle persone over 60, la loro infanzia e la adolescenza. E in molti vorrebbero tornare a quella musica che faceva sognare, che era di fatto una novità in molti ambiti, in particolare artistico e culturale. Siamo agli albori del rock, delle commistioni con il blues e a cavallo tra gli anni '50 e '70, tutto era assolutamente magico, in maniera creativa e inedita. Ci sono però dei vinili che valgono più di altri, 33 giri soprattutto, ma anche qualche 45 giri.

Perché alcuni vinili valgono molto

Vinili preziosi


Alcuni dischi in vinile oggi possono arrivare a valutazioni a sei cifre. Il valore viene stabilito su determinate edizioni di un disco o, ancora, in relazione alla sua rarità. Più le copie in circolazione sono poche, maggiore è la possibilità che l'album o il singolo in proprio possesso raggiunga quotazioni elevate sul mercato del collezionismo.

Ad esempio, l’edizione americana del 33 giri di “Yesterday and Today” dei Beatles presentava una copertina che divise moltissimo il pubblico e, per questo, venne tolta velocemente dalla circolazione. Si trattava della cosiddetta “Butcher’s Cover”, in cui i Fab Four erano ritratti in camice da macellaio con bambole smembrate e ricoperte di sangue. Oltre alla reazione dell'opinione pubblica, secondo alcuni la copertina conterrebbe uno dei primi indizi della teoria del complotto su Paul McCartney, un fatto che ne aumenta a dismisura il prezzo. Stando alla leggenda metropolitana, McCartney sarebbe morto nel 1966 e sostituito da un sosia, tale William Campbell, un canadese.

Ci sono poi edizioni particolari, come bootleg - ossia registrazioni non ufficiali - copie firmate dagli artisti, copie con qualche difetto o registrazioni live che ebbero a priori una tiratura assai limitata.



Ma quali elementi tenere in considerazione, per verificare i vinili già in proprio possesso? Un disco tende a valere di più se:

  • si tratta di una prima edizione;
  • la copertina è presente e in buone condizioni;
  • il vinile non presenta graffi che ne impediscono la riproduzione;
  • è firmato dall'artista;
  • ne esistono poche copie al mondo.

Quali vinili valgono di più

Vinili preziosi


Di seguito, alcuni dei casi più eclatanti di vinili battuti all’asta o dalla quotazione astronomica. E in alcuni casi gli over 60 potrebbero scoprire di possedere in casa una vera e propria fortuna: per capirlo, basta andare in un mercatino delle pulci e chiedere il costo di quella prima edizione europea di “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band”, in perfette condizioni, che fa capolino sulla bancarella.

Ecco quindi alcuni tra i vinili più preziosi della storia:

  • White Album, The Beatles. È uno degli album più rappresentativi dei Fab Four e anche uno dei più discussi, basti pensare che contiene anche "Helter Skelter", brano associato a casi di cronaca drammatici della storia a stelle e strisce. C'è una copia particolare che nel 2015 è stata battuta all’asta per circa 666.000 euro: era la prima copia stampata in assoluto, di proprietà di Ringo Starr;
  • That'll Be The Day/In Spite Of All The Danger. Ne esiste al mondo una sola copia originale, vale 233.000 euro ed è in possesso di Paul McCartney, che nel 1981 lo ristampò in sole 25 copie, oggi del valore di 12.000 euro ognuna;
  • My Happiness, Elvis Presley. Nel 2015 Jack White degli White Stripes ne ha pagata una copia 253.000 euro;
  • Do I Love You (Indeed I Do), Frank Wilson. Ne esistono solo due copie in tutto il mondo e nel 2020 una di esse è stata venduta per circa 116.500 euro;
  • King Bee/Lucy Leave, Pink Floyd. Il 45 giri è stato valutato quasi 30.000 euro;
  • The Freewhellin’ Bob Dylan, Bob Dylan. Si tratta dell’edizione del 1963, che conteneva quattro tracce poi cancellate nelle seguenti edizioni, e vale anche questo 30.000 euro circa;
  • Hunky Dory, David Bowie. Di questo disco esistono delle copie con un refuso, che riporta il titolo “Hunky Dorey”. Un esemplare raggiunse i 23.300 euro durante un'asta nel 2016, ma alla fine non venne acquistato;
  • The Velvet Underground & Nico. Si tratta dell’edizione del 1966, che contiene delle versioni alternative di alcune tracce. Una copia originale e in ottimo stato può valere 34.000 euro.
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