«Pacco» Delon, la Milanesiana pronta a fargli causa

E pensare che ci avevano sperato fino all’ultimo in un «ritorno di Casanova», questa volta più che mai nei panni spietati del Marsigliese. E invece niente. Alain Delon, forse inacidito dall’incedere del tempo che non concede sconti anche alle bellezze mitologiche, non è tornato indietro rispetto alla gelida mail con cui sabato scorso dichiarava au revoir agli inebetiti vertici della Milanesiana che lo aspettavano ieri sera al galà conclusivo della manifestazione. Dopo il dispaccio che non concedeva spiegazioni al gran rifiuto, l’ex bell’Alain si è reso irreperibile con il proprio agente per tutta la domenica rendendo inevitabile il doloroso annuncio agli organizzatori. Ovviamente non finisce qui perchè, oltre al danno, c’è la beffa di un cachet che l’attore aveva già solertemente provveduto ad intascare all’indomani della stipula del contratto. La Sgarbi giura che andrà à la guerre comme à la guerre, nel senso che se non verrà restituito il maltolto ci si vedrà in tribunale. Ciò naturalmente non sopperirà al danno della mancata serata su cui però, la Sgarbi è intervenuta in extremis sostituendo la star transalpina con colui che viene da più parti considerato il nuovo grande talento del cinema di casa nostra: Filippo Timi. È stato proprio lui il «Mister X» che, pur con risicatissimo preavviso, ha affiancato sul palco del Dal Verme i due attori protagonisti de «La prima notte di quiete» di Zurlini, vale a dire Sonia Petrovna e Adalberto Maria Merli. Soltanto la sera prima, durante la serata dedicata al dialogo tra le tre religioni monoteiste e chi si dichiara ateo, Timi era apparso in una delle scene cruciali di «Vincere» - proiettato alla presenza del regista Marco Bellocchio - nella quale Mussolini, da lui impersonato, sfida Dio. Timi, che è autore e attore di teatro, è tra l’altro presenza familiare alla Milanesiana dove, nel 2007, fu protagonista di una memorabile serata con il monologo «Credo in Dio e altre frasi impronunciabili».

Ieri, dopo l’apertura canora di Ornella Vanoni interprete della canzone tema del film, e le letture di Sonia Petrovna e Adalberto Maria Merli, Timi non ha fatto rimpiangere Delon che, forse, gli avrebbe anche invidiato il fascino latino formato 35 anni. E oggi, per finire, toccherà a Gianna Nannini che alle 12 in Sala Buzzati eseguirà canzoni scelte del suo repertorio. All’anno prossimo.

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