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Coronavirus, decessi più delle guarigioni: nuove restrizioni in Sicilia

Musumeci ha chiesto al premier Conte maggiori poteri invocando l'articolo 31 dello Statuto siciliano. E intanto firma una nuova ordinanza che estende le restrizioni già in atto sull'Isola per tentare di contenere la diffusione del Covid-19

Coronavirus, decessi più delle guarigioni: nuove restrizioni in Sicilia

Mentre in Sicilia aumenta il numero de contagiati da Covid-19, ma soprattutto cresce quello dei decessi, che supera ancora una volta quello delle guarigioni, arriva un’altra ordinanza (la numero 14) del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.

Gli ultimi dati elaborari mostrano infatti il costante aumento in Sicilia della percentuale di decessi di pazienti con il Covid-19, rispetto al numero totale di persone contagiate. Ieri superati i 100 morti, con un tasso di mortalità pari al 5,4%. Il numero dei decessi è sempre superiore, ormai da alcuni giorni, al numero dei guariti. Proprio per cercare di contenere il contagio, Musumeci, ha chiesto al presidente del Consiglio Conte maggiori poteri, invocando l'articolo 31 dello Statuto regionale. L'attuazione dell'articolo 31 dello Statuto, consentirebbe alla Regione Siciliana di dotarsi degli strumenti necessari per affrontare con maggiore efficacia e tempestività situazioni di emergenza come quella del coronavirus, eventualmente avvalendosi della polizia di stato e, dove occorra, delle forze armate di stanza nella Regione, anche di concerto con il ministro della Difesa.

Le restrizioni contenute nella nuova ordinanza

Il governatore per contenere il contagio, conferma fino al 13 aprile 2020, tutte le restrizioni già in atto ed estende anche ai giorni festivi la chiusura totale, già prevista per la domenica, di tutte le attività commerciali, artigianali e sospensione del servizio a domicilio. Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Le sedute di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, all’interno degli impianti sportivi di ogni tipo.

I Comuni di Agira, Villafrati, Salemi e Troina continuano ad essere zona rossa. Dai quattro centri siciliani, è fatto divieto di accesso e di allontanamento dal territorio comunale, con mezzi di trasporto pubblici o privati, da parte di ogni soggetto presente. É consentito soltanto il transito in ingresso e in uscita dal territorio comunale per gli operatori sanitari e socio sanitari, per il personale impegnato nella assistenza alle attività inerenti l’emergenza, nonché esclusivamente per l’ingresso e l’uscita di prodotti alimentari, di prodotti sanitari e di beni e servizi essenziali. Inoltre, è consentito il transito, in entrata ed in uscita, dei residenti o domiciliati (anche di fatto) nei Comuni interessati, esclusivamente per garantire le attività necessarie per la cura e l’allevamento degli animali, nonché per le attività imprenditoriali non differibili in quanto connesse al ciclo biologico delle piante.

Vietate tutte le attività all'aperto

Inoltre, l’ordinanza vieta la pratica di ogni attività motoria e sportiva all’aperto, anche in forma individuale, compreso il divieto per tutte le attività motorie all’aperto di minori accompagnati da un genitore, anche le passeggiate. É consentito, in caso di necessità, alle persone affette da disabilità intellettive o relazionali, con l’assistenza di un accompagnatore, svolgere una breve passeggiata giornaliera in prossimità della propria residenza o domicilio. Gli spostamenti con l’animale di affezione, per le sue esigenze fisiologiche, sono consentiti solamente in prossimità della abitazione.

Disposta la chiusura domenicale e nei giorni festivi di tutti gli esercizi commerciali attualmente autorizzati, fatta eccezione per le farmacie di turno e le edicole. Nelle rivendite di tabacchi è vietato l’uso di apparecchi da intrattenimento e per il gioco. Nei mezzi di trasporto pubblico urbano è consentito l’accesso ai passeggeri nella misura massima del 40% dei posti omologati e, comunque, garantendo il rispetto della distanza minima di un metro tra gli stessi.

Lo spazio riservato al conducente del mezzo deve essere opportunamente delimitato.

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