da Città del Vaticano
«Aprire le braccia e il cuore a ogni persona, da qualsiasi Paese provenga», ma senza dimenticare «limportanza della reciprocità nel dialogo» e la speranza che anche nei Paesi islamici i cristiani trovino «accoglienza e rispetto della loro identità religiosa». Proprio nel giorno in cui in Turchia, si è aperto il processo al fanatico musulmano che il 5 febbraio uccise don Andrea Santoro, Benedetto XVI è tornato a invocare reciproca accettazione e rispetto tra islamici e cristiani.
Il Papa ha invitato al dialogo e alla libertà religiosa nel ricevere in udienza i partecipanti alla Sessione plenaria del Pontificio consiglio della Pastorale per i migranti e gli itineranti, aperta ieri dal cardinale Renato Raffaele Martino, sul tema «Migrazione e itineranza da e per i Paesi a maggioranza islamica». Benedetto XVI ha definito «pane quotidiano» per la Chiesa la convinzione «che il dialogo interreligioso fa parte del suo impegno a servizio dellumanità nel mondo contemporaneo».
«Stiamo vivendo tempi - ha detto il Papa - nei quali i cristiani sono chiamati a coltivare uno stile di dialogo aperto sul problema religioso, non rinunciando a presentare agli interlocutori la proposta cristiana in coerenza con la propria identità». Ed ha aggiunto: «Lamore cristiano è, per sua natura, preveniente.
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