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Dl aiuti ter passa al Senato ma Pd e 5s si astengono : "Opposizione ideologica"

Pd e M5s non hanno votato il dl aiuti ter in Senato voluto da Mario Draghi: l'attacco del Terzo polo che mette in evidenza l'ipocrisia di questa opposizione

Dl aiuti ter passa al Senato ma Pd e 5s si astengono : "Opposizione ideologica"

Il dl Aiuti ter è passato al Senato con 100 sì, 5 no e 55 astenuti. Ad astenersi sono stati i senatori del Movimento 5 stelle e del Partito democratico. Il decreto è comunque diventato legge, anche se è polemica proprio per la decisione dei due partiti di opposizione di non votare, visto che si tratta del penultimo varato dal governo Draghi e che ha inglobato anche l'ultimo decreto del precedente esecutivo, ovvero il "decreto accise".

Entrambi i partiti che oggi si sono astenuti erano parte del governo Draghi, quindi appare ancora più incomprensibile questa decisione. E appare ancora più assurda considerando che si tratta di provvedimenti votati al supporto per i cittadini. A far notare l'ipocrisia di un'opposizione irresponsabile è stato il Terzo polo per voce di Raffaella Paita, presidente del gruppo Azione-Italia Viva in Senato. "Pd e 5 stelle si sono astenuti sul decreto aiuti ter: si tratta di aiuti concreti alle famiglie e alle imprese, un provvedimento impostato e voluto da Mario Draghi. Incomprensibile. Fare opposizione ideologica per loro evidentemente viene prima dei problemi degli italiani", scrive su Twitter la senatrice.

Una rimostranza legittima quella di Raffaella Paita, che mette in evidenza ancora una volta il comportamento ipocrita e anti-italiano della sinistra composta da Pd e M5s. Con il dl Aiuti ter, infatti, si prorogano le misure di aiuto a imprese e famiglie per far fronte alla crisi energetica. Inoltre, ha esteso fino a novembre 2022 i crediti di imposta per le imprese per l'acquisto di energia e gas e quelli per l'acquisto di carburanti; ha tagliato ancora l’accisa sull'Iva carburanti; ha aumentato i fondi il Servizio sanitario nazionale; ha prorogato il bonus una tantum anti-inflazione per i lavoratori.

Ma del decreto Aiuti ter è contenuta anche la norma che assicura la garanzia per i mutui per i giovani tra i 18 e i 35 anni per l'acquisto della prima casa. La misura interviene sul regime "speciale" di garanzia sui mutui, prevista all'80% per categorie prioritarie (giovani fino a 36 anni, giovani coppie, conduttori di alloggi Iacp e famiglie monogenitoriali) che abbiano un Isee non superiore a 40mila euro.

Tutte misure per favorire gli italiani, volute dall'esecutivo precedente di cui M5s e Pd erano parte, che per un'opposizione ideologica hanno deciso di non votare.

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