Più di mille e 300 emendamenti, 10 ore di discussione e interventi a raffica: la sinistra cala il solito «ostruzionismo» per rallentare l'iter che in Senato porta all'approvazione, in prima lettura, della riforma sulla separazione delle carriere tra pubblici ministeri e magistrati. Il centrodestra punta a chiudere il discuso sulla riforma costituzionale, con l'ok di Palazzo Madama, entro metà della prossima settimana. «I tempi ovviamente - fanno sapere fonti di maggioranza - sono legati all'agenda politica europea in continua evoluzione».
Nel Question time alla Camera di ieri il ministro della Giustizia Carlo Nordio (nella foto) annuncia un'altra importante riforma sul fronte della giustizia: «Qualora si profili uno stato di necessità o di uso legittimo delle armi, non si debba iscrivere la persona nel registro degli indagati. Non si tratta assolutamente di uno scudo penale. Però una riforma radicale dell'iscrizione nel registro degli indagati». Due provvedimenti chiave nel riassetto della giustizia.Riforma delle toghe, 1.300 emendamenti per bloccare i lavori
La sinistra cala il solito "ostruzionismo" per rallentare l'iter
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