Parlato «rilegge» gli anni Ottanta fra moda e canzoni

Singolare esperimento al Ciak con musici, lirici e trasformisti

Sergio Rame

Una curiosissima rilettura degli anni Ottanta in musica. Ma non chiamatela «concerto». Meglio sarebbe: spettacolo di teatro musicale, quasi una ripresa dell'ormai defunto avanspettacolo. Una sorprendente compagnia di musici, lirici e trasformisti porterà Che cosa c’è di strano? sul palcoscenico del Teatro Ciak.
Gennaro Cosmo Parlato e i suoi musici porteranno in scena il meglio e il peggio della canzonetta italiana degli anni Ottanta, il tanto di moda decennio dell’edonismo reaganiano e dello yuppismo rampante.
A supporto dell’istrionica interpretazione dell’artista napoletano, sul palcoscenico di via Sangallo troveranno posto due cori: un compassato e serissimo trio di cantanti lirici (due baritoni e un tenore) e un più sfacciato e variopinto trio di drag queen dalle perfette voci armonizzate in falsetto.
Chiude l’ensemble vocale un quartetto di ottimi musicisti, formato da un pianista, un chitarrista acustico, un percussionista e un polistrumentista. Il risultato è una divertente e raffinata operazione di trasformismo musicale, grazie alla quale i brani sottoposti a nuovo arrangiamento assumono non solo sonorità, ma anche atmosfere del tutto inaspettate.
Così Donatella di Donatella Rettore si trasforma in un intenso sirtaki, A Lei di Anna Oxa in un lezioso brano country, Comprami di Viola Valentino in un grottesco bolero, Non voglio mica la luna in un appassionante tango argentino. Una struggentissima e nostalgica rumba diventerà, invece, L’estate sta finendo con cadenze alla Patty Pravo, mentre Polvere di Enrico Ruggeri assumerà i connotati di un frenetico ballo popolare della steppa russa.
A queste pietre miliari della musica italiana si aggiungono poi le più applaudite hit degli anni Ottanta: da Cicale di Heather Parisi a Sarà perché ti amo dei Ricchi e Poveri, passando per Video killed the radio star dei Buggles, L’estate sta finendo dei Righeira e persino Material girl di Madonna.
Sull’ossatura di queste canzoni - alcune del repertorio internazionale degli anni '80 registrate appositamente per lo spettacolo - Matteo B. Bianchi, Giorgio Bozzo e Max Croci hanno cucito una serie di sketch umoristici in cui vengono ricordati fatti salienti, mode, programmi televisivi, personaggi, sigle di cartoni animati, oggetti di culto e malattie degli anni Ottanta.
Vincitore l’estate scorsa del Premio Carosone con un’emozionante rivisitazione di Maruzzella, Parlato ha coltivato, negli ultimi anni, un vero e proprio progetto musicale. Attraverso la rilettura musicale riprende vita un intero decennio e con lui, anche le tendenze, i colori, il look e l’atmosfera. Un mondo da riscoprire e da svelare, condito - però - con tutta quell’eccentricità per cui Parlato e le sue drag queen sono famosi.


Il risultato è semplicemente spassoso, divertente ed entusiasmante grazie anche ai curatissimi arrangiamenti: l'intento non è filologico, ma la compagnia riesce a giocare con un meltin pot di stili e a condire volentieri le loro trovate con salse dal sapore retro, senza comunque aver il timore di spingersi ai confini della realtà.
Il costo dello spettacolo, che sarà in cartellone fino a domenica 5 marzo (ore 21) presso il Teatro Ciak (via Sangallo 33), è di 15 euro per la platea e 12 per la balconata (ridotto 9).

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