Patacche dell’Unità sul bunga-bunga

Il quotidiano della De Gregorio spaccia per foto a villa San Martino immagini di serate in discoteca. Sul sito anche le descrizioni della residenza del premier: bugie su nomi e date. Ma Chi smaschera il trucco. Molti scatti fatti a casa di Lele Mora. Guarda la gallery

Patacche dell’Unità sul bunga-bunga

Milano - «Interni di villa San Martino, Arcore, la residenza del presidente Berlusconi. La mattina del 24 ottobre 2010 alle 4 e 44 del mattino, il 12 luglio all’1 e 48, il 23 agosto, solo alcune delle tante serate bunga bunga secondo le indagini della procura di Milano». E l’elenco delle istantanee lo fornisce l’Unità, il quotidiano diretto da Concita De Gregorio. Ampio spazio alle fotografie. «Un letto sfatto in una camera arredata con mobili e tendaggi e tappezzerie antiche, sulla libreria le foto di un giovane Silvio Berlusconi; le gambe nude di una ragazza (la stessa Barbara Guerra) sdraiata che guarda lo schermo di una televisione; i baci saffici di tre ragazze che mimano scene intime; sempre Barbara Guerra strizzata in una divisa da poliziotta che gioca con un paio di manette quasi fossero un oggetto erotico; Lele Mora che fa ginnastica con un amico». Lo scoop che inchioda il premier? Macché. Almeno, secondo il settimanale di gossip Chi, in edicola oggi.
La notizia è stata lanciata ieri dal sito Dagospia. Ed ecco quello che si legge nelle pagine della rivista. Ossia, che il quotidiano vicino al Pd non si è accorto che la ragazza vestita da poliziotta non è Concetta De Vivo ma Barbara Guerra, e che - soprattutto - le foto risalgono a un party di Halloween festeggiato con tanti testimoni al «Ganas», noto locale milanese e non a villa San Martino, in quel di Arcore. Non è finita. Perché sempre l’Unità mostra la foto dei piedi di una ragazza scrivendo che è Barbara Guerra, ancora una volta ad Arcore. Replica di Chi. Quelle foto sono state invece scattate nell’abitazione di Lele Mora e la ragazza in questione non è la Guerra. Ultimo scatto, ultima bufala. Almeno secondo Signorini.
Alcune immagini mostrano l’impresario dei vip (o aspiranti tali) Lele Mora mentre si fa massaggiare i piedi da un amico (Thiago Barcelos, ex Grande Fratello). Peccato che quelle istantanee, scattate il 23 novembre 2009 e non a metà luglio come dice l’Unità, siano già state pubblicate su proprio Chi. Alla faccia dello scoop.
Secondo il settimanale di gossip, dunque, magistrati - e qualche giornalista - avrebbero messo le fotografie in un unico calderone, con indirizzo Arcore. Perché è innegabile che alcuni degli scatti allegati agli atti dell’inchiesta milanese riguardano la residenza del premier - ci sono gli interni della casa, la piscina, il parco, la sala da pranzo, persino un mobile con le foto del presidente del Consiglio da giovane - ma altra cosa sono gli scatti più «bollenti». Per quelli, almeno per le immagini pubblicate, il quotidiano della De Gregorio avrebbe preso una sonante topica. «Dagli atti depositati per il processo Ruby - scriveva l’Unità giovedì scorso - spuntano le foto estratte dalle memorie degli I Phone e dei Blackberry di Barbara Guerra, Arisleida Espinosa, Ioana Visan, Concetta De Vivo, Iris Berardi, cinque delle 33 ragazze coinvolte, secondo l’accusa, nel giro di prostituzione che aveva come sfondo la dimora di Arcore e per tema il bunga bunga». E poi, l’attacco finale. «Gli investigatori precisano di aver allegate le immagini al fascicolo perché documentano dati rilevanti ai fini dell’indagine. Documentano che quelle serate non erano “normalissimi incontri tra amici” come dice il premier.

Né “occasioni conviviali” come ripetono in coro le ragazze nei verbali difensivi. E provano che la beneficenza del premier (“sono come una Caritas”) era la ricompensa per incontri sessuali». Sembrava un rigore. A Leggere Chi, assomiglia di più a un autogol.

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