Il patron: «L’Inter? Nessun pentimento» E conferma Mancini

nostro inviato a Appiano Gentile
Ha fatto scalpore l’affermazione di Massimo Moratti sul suo “pentimento” per aver preso 11 anni fa l’Inter ma, il giorno dopo, il patron fa marcia indietro. «Alla domanda che mi è stata posta, invece di fare sacrifici di memoria spaventosi, cosa che mi viene male, ho pensato: diciamo l’inizio, così elimino tutti gli errori che posso aver fatto», afferma Moratti che, per rimediare alla sparata, si è concesso ai microfoni di Inter Channel e Radio Deejay. «Comunque da parte mia non c’è alcun pentimento. C’è sempre il desiderio di fare bene, poi le cose possono non venire come tu le immaginavi. Ma c’è sempre stata buona fede. Ho tentato anche di portare in Italia tanti buoni calciatori grazie all’Inter, per fare un regalo al pubblico e ai nostri tifosi che spendono tanto in fatto di sentimenti. Però non è ancora arrivato quello a cui tutti teniamo maggiormente (lo scudetto ndr.) e, per eliminare tutti i tipi di colpe e per non dover dire ho sbagliato questo o quest’altro, allora ho detto che ho sbagliato all’inizio. Tutto il resto viene di conseguenza».
A cominciare dalla conferma anche per la prossima stagione di Roberto Mancini, ed è la prima volta che Moratti si esprime così apertamente: «Sarà con noi anche il prossimo anno. Il nostro tecnico è bravo, intelligente, attento, appassionato, si impegna e gli dispiace molto quando le cose non vanno come vorrebbe lui. Capisce molto di calcio, l’Inter gioca bene e questo mancava da tanto tempo. Credo che meriti costantemente fiducia e deve stare tranquillo, anche perché non è facile allenare l’Inter con tutte le attese che ci sono».
Da parte sua il tecnico ringrazia e ricambia la fiducia concessa: «Abbiamo siglato un contratto due anni fa e abbiamo iniziato un lavoro insieme. Le cose stanno andando bene. Quando si fa un progetto, ci vuole un po’ di tempo per mettere tutto a posto. Anche per costruire una squadra vincente nel tempo ci vuole molto lavoro. A contare poi per un allenatore sono i risultati e non la durata del contratto. Valuto ottimo il lavoro fatto in 15 mesi, la squadra è migliorata moltissimo».
E sul “pentimento” di Moratti: «Non credo abbia detto queste cose. Penso che Moratti sia contento di aver preso l’Inter, magari non è contento per le mancate vittorie in questi anni. Ma credo che sia felice di aver preso l’Inter, io al suo posto lo sarei. A volte la delusione può anche portare allo scoramento, ma resta un fatto momentaneo». Ma poi Mancini apre a sorpresa una polemica che farà fischiare le orecchie a Marco Branca, l’uomo mercato nerazzurro: «Nessuno mi ha mai chiesto se preferivo avere Bojinov o Di Michele.

Col Cagliari siamo a posto perché c’è Martins, grazie all’intervento del presidente Facchetti. Poi vedremo, potremmo anche restare così come siamo, anche se davanti abbiamo un mese fondamentale, nel quale giocheremo ogni tre giorni, fino alla gara con la Juve. A cominciare dal Cagliari, una partita non facile».

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