«Entro settembre inizierà il processo per quotare Asam in Borsa». Non solo. Il presidente della Provincia Filippo Penati punta a coinvolgere Comune e Regione nel percorso che porterà a Piazza Affari la società holding di Palazzo Isimbardi che controlla, tra laltro, la Milano-Serravalle. «Finiremo i conferimenti delle partecipazioni nelle prossime settimane - ha spiegato Penati - e da settembre valuteremo le condizioni per andare in Borsa. Siamo impegnati a restituire a BancaIntesa cento milioni di euro per il prestito rinegoziabile riguardante la seconda fase della quotazione, e quindi dallautunno credo che si possa pensare ad una definizione del percorso. Valuteremo anche la disponibilità del Comune e della Regione ad entrare a far parte di Asam».
Le istituzioni lombarde rispondono allappello e si preparano ad aprire un tavolo sulloperazione. Lo hanno sottolineato sia il governatore Roberto Formigoni che il sindaco Letizia Moratti. In merito allingresso del Pirellone nel capitale di Asam, Formigoni ha assicurato che «prima vengono le infrastrutture e poi tutto il resto. Noi sappiamo che dobbiamo muoverci su quello che è il nostro programma in tema di infrastrutture, sul quale peraltro ci muoviamo da anni, mentre per quanto riguarda gli strumenti ci sarà tempo per definirli». Sulla Milano-Serravalle e sulla quotazione in Borsa di Asam, invece, secondo il governatore «ci sarà tempo per discutere». Il sindaco invece ha sottolineato che il Comune sta aprendo «diversi tavoli con Regione e Provincia sui temi dellambiente, delle infrastrutture, dei trasporti urbani ed extraurbani, quindi la Milano-Serravalle e la controllata Asam faranno parte di quella discussione che già abbiamo avviato aprendo il tavolo».
Pesanti critiche sono arrivate invece dal capogruppo di An in Regione, Roberto Alboni. «Penati - ha accusato - si è rimangiato in un attimo le sue promesse, fatte in campagna elettorale, di apertura e disponibilità al dialogo verso tutte le categorie professionali di Monza e Brianza che erano insorte contro l'Asam. Come volevasi dimostrare, non appena sono passate le elezioni, il capo di Palazzo Isimbardi, calpestando tutto e tutti, ha annunciato per l'autunno l'avvio delle procedure per l'approdo in Borsa della sua Holding. Curioso che proprio mentre il Governo di centrosinistra vara un decreto per le liberalizzazioni, Penati insista con la peggior forma di monopolio possibile».
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