Per arrivare da Lecco ci è voluta oltre unora in più, da Seveso quaranta minuti. Senza parlare dei costi che, tra pedaggi e benzina, sono stati anche quattro volte superiori rispetto a quelli sostenuti da chi ha raggiunto Milano in treno. Viaggiare in auto non conviene proprio a chi ogni giorno, per motivi di lavoro o di studio, arriva nel capoluogo lombardo dai comuni circostanti. Lo dimostrano i risultati della seconda edizione del trofeo Caronte: una gara simbolica tra automobilisti e pendolari delle ferrovie organizzata ieri mattina da Legambiente, nellambito della campagna Pendolaria, per dimostrare i vantaggi della mobilità ferroviaria. Obiettivo raggiunto. Il vecchio treno, sovraffollato, lento, talvolta sporco, ha stravinto la competizione, risultando il mezzo più veloce su 10 delle 11 tratte delle Ferrovie Nord e di Trenitalia, scelte tra quelle che i pendolari lombardi (400mila in totale) utilizzano maggiormente per arrivare a Milano.
«Il treno ha ampiamente confermato di non essere soltanto il mezzo di trasporto più amico dellambiente - commenta Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia, anche lui in gara sulla tratta Milano-Villasanta - ma anche il sistema più efficiente e più economico per raggiungere il centro cittadino». Qualunque sia la stazione di partenza (per esempio Varese, Como, Castellanza e Treviglio) non cambiano infatti i risultati: tra i concorrenti - volontari dellassociazione e rappresentati delle istituzioni locali - chi ha viaggiato in treno è arrivato alla sede di Legambiente, in zona Caiazzo, con largo anticipo rispetto ai «forzati dellauto», in media mezzora. Unica eccezione per la tratta Milano-Villasanta, dove hanno vinto i pendolari al volante con tre minuti di vantaggio. Sul fronte del risparmio, invece, nota negativa solo per i viaggiatori del Malpensa Express, a causa del prezzo salato del biglietto. Per tutti gli altri la convenienza è assicurata: nellipotesi peggiore i costi sono dimezzati. «Ciò dimostra che bisognerebbe investire di più nel trasporto su rotaia, anche perché un buon sistema ferroviario è il miglior biglietto da visita per una metropoli europea - sottolinea Di Simine. - Invece, anche nellultima Finanziaria non cè traccia dei 6,4 miliardi di euro promessi dal governo entro il 2011 per 1000 nuovi treni». Per i pendolari restano infatti ancora molti disservizi. «Oggi è andata bene, i convogli sono stati puntuali - sottolinea Sergio Asetti, pendolare storico che ieri ha gareggiato sul Malpensa Express -. Ma io viaggio tutti i giorni: ho già perso molte ore di ferie per i ritardi dei treni».
Conclude Marco Piuri, amministratore delegato delle Nord, sponsor delliniziativa: «Si può fare ancora molto, tenendo presente, però, la complessità del sistema ferroviario, che ha bisogno di risorse e di almeno 5 o 10 anni per ottenere risultati visibili».
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