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Carlo III, il re "green": ecco il suo piano contro lo spreco alimentare

Sua Maestà detesta gli sprechi e ha iniziato una nuova battaglia per ridistribuire il cibo in eccedenza nel regno

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Tutti conoscono l’attitudine ambientalista, moderata, contraria al consumismo e all’eccesso di Re Carlo III. Sua Maestà ha fatto della lotta al cambiamento climatico, del rispetto della natura i suoi baluardi e della sobrietà un tratto distintivo del suo regno. Preferisce riciclare i cappotti invece di acquistarne di nuovi, far risuolare le scarpe invece di buttarle. Ha bandito il foie gras dalle tavole reali a causa dei discutibili metodi con cui viene prodotto, ordinato allo staff di abbassare il termostato della piscina di Buckingham Palace e vietato di accendere luci e riscaldamenti nel Palazzo se non necessario. Ora Re Carlo III ha intrapreso una nuova battaglia perfettamente in linea con il suo spirito ecologista, quella contro lo spreco alimentare.

Il cibo non si spreca

Carlo III ha ereditato dalla regina Elisabetta un regno che non può permettersi di sciupare le risorse che possiede, in cui la crisi economica è forte e le disuguaglianze sociali sempre più nette. Questo ritratto sociale e politico è, in realtà, il riflesso dei problemi che sta attraversando l’intero pianeta. Una delle emergenze più importanti riguarda il cibo. Paradossalmente esistono luoghi in cui manca quasi del tutto (anche nei Paesi occidentali) e altri in cui ce ne è talmente tanto da venire sprecato, buttato via. Un disequilibrio che ha effetti devastanti sulla stabilità di intere nazioni.

Sua Maestà ha sottolineato questa situazione, relativamente al Regno Unito, nel suo primo discorso natalizio, diffuso il 25 dicembre 2022: “Desidero…rendere omaggio a tutte quelle persone meravigliosamente gentili che in maniera così generosa donano cibo o denaro…per sostenere coloro che li circondano nelle necessità più grandi…”. L’attenzione mostrata dal sovrano nei confronti dei più bisognosi, della loro difficoltà nel mettere letteralmente il cibo in tavola ogni giorno, sta per tradursi in un atto concreto di aiuto: Carlo intenderebbe ridistribuire il cibo in eccedenza per evitarne lo spreco. Il Corriere della Sera ha riportato un dato allarmante: “L’industria di Londra genera 3 milioni di tonnellate di cibo l’anno che va in discarica”. Sua Maestà intenderebbe agire proprio su questa cifra per tentare di ripristinare una sorta di equilibrio alimentare.

Carlo dona frigoriferi

“Il Re lancerà il suo piano di recupero alimentare in autunno, sulla base del Coronation Food Project”, ha raccontato al Corriere Charlotte Hill, Ceo di “The Felix Project”, che si occupa proprio di recuperare l’eccedenza di cibo. Ha poi spiegato. “Carlo è guidato da due grandi sensibilità: economia circolare e volontariato”. La Ceo ha già lavorato con Carlo nel 2013, quando questi era ancora principe di Galles, per promuovere #iwill campaign, iniziativa rivolta ai giovani. La cosa interessante, ha detto la Hill, è il fatto che per questa sua nuova battaglia Re Carlo III sia stato “ispirato dai freezer. E ha già dato un contributo straordinario, non solo con i freezer, ma in questi 12 mesi sul trono con la sua leadership che ha stimolato l’impegno sostenibile. E l’impatto del Coronation Food Project sarà enorme”.

Infatti nel dicembre 2022, come riportato dalla Bbc, Carlo ha donato 800 tra frigoriferi e freezer a charity e a food banks (il banco alimentare) attraverso la Felix Project. All’epoca Charlotte Hill dichiarò in proposito: “A Natale abbiamo un enorme aumento del surplus di donazioni, ma purtroppo negli anni scorsi abbiamo dovuto rifiutare decine di migliaia di chili di cibo. I nuovi frigoriferi e freezer ci consentiranno di immagazzinare più cibo, a cui si potrà ricorrere in seguito, quando le donazioni caleranno, ma anche di ridurre lo spreco di cibo”.

Carlo III ha iniziato a ridurre gli sprechi di cibo già dopo l’incoronazione, recuperando gli avanzi del concerto a Windsor e dei "“Royal parks”. I fondi per questo nuovo progetto arriveranno dalla “The Prince of Wales’s Charitable Fund” e sarebbero già stati stanziati 70 milioni di sterline. “Il Re vuole un cambio di passo”, ha detto Sir Ian Cheshire del Charitable Fund. Carlo è già riuscito a imprimere un’impronta ben definita al suo regno, a caratterizzarlo con la sua lotta per la salvaguardia dell’ambiente.

Forse un giorno verrà ricordato proprio per questo.

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