Pillole reali

Dal fantasma di Diana allo spettro di Elisabetta I: le storie più inquietanti alla corte dei Windsor

I più inquietanti racconti di fantasmi “royal” che si aggirerebbero tra i saloni dei Palazzi reali, disturbando la quiete della famiglia reale britannica

Dal fantasma di Diana allo spettro di Elisabetta I: le storie più inquietanti alla corte dei Windsor
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“Mia madre approva tutto ciò che faccio, ci appoggia in tutto”, avrebbe detto il principe Harry a un amico, specificando che il fantasma di Lady Diana avrebbe “comunicato” le sue opinioni a Meghan Markle. La duchessa di Sussex sarebbe in contatto con la suocera defunta. Delirio? Bugia detta per riguadagnare la popolarità perduta? Impossibile dirlo. Questo aneddoto molto bizzarro e del tutto inverosimile, però, non è originale. La storia della royal family britannica è piena di inquietanti, ma affascinanti leggende e superstizioni su Re e Regine il cui spirito non si sarebbe arreso alla morte del corpo e continuerebbe a vagare per le stanze dei Palazzi reali.

Quella volta in cui Elisabetta II "vide" il fantasma di Elisabetta I

La leggenda vuole che il Castello di Windsor sia la dimora preferita dai fantasmi royal. La più infestata, insomma, con 25 presunti episodi di avvistamenti in più di 900 anni dalla costruzione dell’edificio. Le anime di Elisabetta I, Enrico VIII, Giorgio III si aggirerebbero ancora tra le sue sale, alla ricerca di cosa non è ben chiaro. Il Mirror riporta un aneddoto curioso: la regina Elisabetta e la principessa Margaret avrebbero percepito lo “spirito” della loro antenata, Elisabetta I, nella biblioteca. A tal proposito il sito Visit Britain ha riportato: “I passi della [Regina] possono essere uditi sulle assi del pavimento, prima che la straordinaria presenza appaia”. A quanto pare la libreria sarebbe il luogo preferito dall’anima della celebre sovrana. La stanza sotto a questa, invece, sarebbe infestata dal fantasma di Giorgio III, il Re pazzo. Non sarebbe un caso: negli ultimi anni della sua vita, infatti, il monarca venne confinato proprio in questa camera. Chi sostiene di averne visto lo spirito, lo descrive mentre “guarda fuori dalla finestra con nostalgia”. Nel castello di Windsor qualcuno avrebbe visto addirittura il fantasma Enrico VIII, che zoppicava a causa della gotta e delle ulcere sulla gamba di cui soffrì in vita.

I cadaveri di Carlo I e di Enrico VIII

Il Mirror ricorda un aneddoto in cui non sono protagonisti i fantasmi, ma che è lo stesso molto sinistro, lugubre ed esprime la curiosità dei vivi nei confronti di un evento tanto ignoto quanto spaventoso come la morte, il regno dell’oltretomba a cui apparterrebbero gli spiriti: un giorno Re Giorgio IV e il suo medico Sir Henry Halford si sarebbero recati nella Cappella di San Giorgio (a Windsor) per aprire le tombe di Carlo I e di Enrico VIII e vedere in che stato fossero i corpi. Halford, con il permesso di Giorgio IV, ha persino fatto un ritratto del volto di Re Carlo I, oggi esposto alla National Portrait Gallery. Non è finita: sembra che dopo l’apertura delle bare, il povero Carlo avrebbe “spalancato” gli occhi. Niente di paranormale, la causa è solo il repentino cambiamento di pressione. Il risultato, però, è comunque un brivido di terrore. Giorgio IV avrebbe pure consentito al dottore di prelevare la vertebra cervicale del sovrano. Sarebbe stata la regina Vittoria, disgustata e impaurita, a dare ordine di seppellire di nuovo quel macabro souvenir.

Il fantasma “senza testa” di Anna Bolena

La storia di Anna Bolena è famosissima. Venne accusata di alto tradimento e condannata all’esecuzione capitale. Il popolo la riteneva un’usurpatrice, una donna corrotta e una strega. Anna, naturalmente, non era nulla di tutto ciò. Anzi, forse la sua morte fu orchestrata dal Re, che non l’amava più e voleva liberarsi di quella moglie sposata come atto di ribellione contro la Chiesa cattolica (all’origine dello scisma da cui nacque la Chiesa anglicana) e che non era stata in grado di dargli il tanto sospirato erede maschio (la Bolena, però, partorì Elisabetta I: prova vivente che Enrico VIII aveva un’opinione errata sulle capacità e sul potere femminili). Anna, secondo la legge, doveva finire al rogo, ma il sovrano commutò la pena in decapitazione e ordinò che non venisse usata una scure, bensì la spada, arma considerata più nobile, quindi “adeguata” a dare la morte a una regina consorte. La Bolena morì nella Torre di Londra il 19 maggio 1536. Da allora, a ogni anniversario della sua decapitazione, il fantasma di Anna apparirebbe a Blickling Hall, il luogo della sua nascita. Sul sito della National Trust possiamo leggere: “Quando scende la notte il fantasma di Anna Bolena, con il capo [adagiato] sul grembo, corre per la proprietà su una carrozza guidata da un cavaliere senza testa. Nel momento in cui la carrozza arriva di fronte alla residenza, scompare nel nulla. Secondo la tradizione quando la notizia della morte di Anna raggiunse Blickling Hall, nel 1536, quattro cavalli senza testa furono visti trascinare il corpo di un uomo senza testa per il Norfolk”.

Un mistero di 540 anni fa: i piccoli principi prigionieri nella Torre di Londra

Che fine fecero i piccoli Edoardo V (13 anni) e il fratello Riccardo Plantageneto I duca di York (9 anni) dopo la morte del loro padre, Edoardo IV, nel 1483? Sappiamo che il loro zio, Riccardo III, duca di Gloucester, li fece rinchiudere nella Torre di Londra per eliminare l’unico ostacolo che si frapponeva tra lui e il trono. Poco si sa, invece, di ciò che accadde subito dopo. Nessuno vide più i bambini. Impossibile dire quando e per quale causa morirono. L’ipotesi più accreditata sostiene che i fratellini siano deceduti nella Torre di Londra e i sospetti convergono tutti su Riccardo. Nel 1674 vennero ritrovati due scheletri sepolti sotto una scala della torre, forse appartenenti ai fratellini. La regina Elisabetta, grazie al Dna, avrebbe potuto dare una soluzione a questo enigma secolare, ma si rifiutò di concedere il permesso per aprire le cripte reali contenenti i resti. Re Carlo III, invece, avrebbe “un diverso punto di vista” sulla questione e vorrebbe dare il suo assenso alle analisi. In attesa della verità, sembra che gli spettri dei fratelli continuino a vagare nel luogo della loro prigionia. Nel 2017 fece scalpore una foto fatta da una donna, Mary Ryan, proprio nella Torre di Londra: dietro di lei c’era il viso di un bambino. Secondo la giovane si tratterebbe del fantasma di Edoardo V. Non vi sono prove concrete di nessuna apparizione riportata nel corso della Storia. Immagini di quel tipo, invece, si possono ottenere in molti modi, anche per errore (in passato qualcuno ha fatto una cosa molto banale: sovrapporre due immagini. In qualche caso, però, la sovrapposizione è stata involontaria, uno sbaglio. Ma nulla di soprannaturale).

L’esorcismo contro il fantasma di Lady Diana

Neppure l’anima di Lady Diana troverebbe pace, ma preferirebbe vagare tra i saloni della residenza di famiglia ad Althorp, dove è cresciuta ed è stata sepolta. Alcuni, invece, sostengono l’ipotesi, senza alcun fondamento concreto, che la vera tomba di Diana si troverebbe nella chiesa di St. Mary The Virgin, dove il suo spettro continuerebbe ad apparire. Secondo le leggende il fantasma della principessa avrebbe infastidito perfino la regina Elisabetta a Sandringham, nel 2001. Stando al secondo volume dei diari del giornalista Kenneth Rose Sua Maestà avrebbe perfino chiesto di fare un “rito”, una specie di esorcismo per “riportare la tranquillità” a Palazzo, alla presenza della Regina Madre e della dama di compagnia Prudence Penn. Lo strano evento viene descritto così: “La dama di compagnia della sovrana mi disse che era stata invitata dalla Regina a Sandringham per assistere a una funzione condotta dal parroco locale in una delle stanze della residenza reale, quella in cui morì Re Giorgio VI nel 1952”. La camera sarebbe stata “infestata da uno spirito che rendeva impossibile il lavoro”.

A quanto sembra “il parroco affermò che l’atmosfera potesse essere dovuta alla principessa Diana: cose simili potevano accadere quando qualcuno moriva di morte violenta”.

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