Addio a Jackie Rogers, la modella e stilista che lavorò con Fellini

È scomparsa all'età di 90 anni la modella e stilista Jackie Rogers, amata dall'alta società americana ed europea, lavorò anche con Federico Fellini nel film 8½

Addio a Jackie Rogers, la modella e stilista che lavorò con Fellini

Se n'è andata per un'insufficienza cardiaca in un ospedale di Manhattan, la stilista Jackie Rogers, aveva 90 anni. A darne notizia il suo portavoce sul New York Times. Sono in molti quelli che la piangono oggi, come una socialite, una donna dalla grande classe che per tutta la vita ha lavorato per il mondo della moda, prima come modella e poi come affermata stilista. Negli anni '60 aveva iniziato a sfilare per i più grandi nomi della moda dell'epoca, Roberto Capucci, Simonetta Colonna di Cesarò e Alberto Fabiani.

Sempre in quel periodo, venne affascinata dal mondo del cinema ed esordì con una piccola parte nel film 8½ di Federico Fellini, ma fu quando incontrò Coco Chanel che decise che avrebbe dedicato la sua vita al mondo della moda come stilista. Nonostante fu questo l'impegno più importante della sua vita, da piccola il suo sogno era un altro, quello di diventare un'attrice o una cantante. Iniziare come modella fu per lei solo il primo passo per raggiungere il suo obiettivo. Chi la conosceva bene, la ricorda come una donna capace di ammaliare con il suo aspetto - ma soprattutto con il suo carattere - star del cinema, magnati e aristocratici.

Per lei fu un gioco diventare una delle più grandi socialite in Europa, che amava raccontare storie di aperitivi con Federico Fellini o di giri in Maserati con Gianni Agnelli. Ha raccontato di aver fatto antiquariato con Andy Warhol, di aver mangiato caviale a Monte Carlo con Aristotele Onassis e di aver ballato tutta la notte con Peter O'Toole nella discoteca Ondine di Manhattan. Arrivò a Roma nel 1960 e affittò un appartamento nella centralissima Via Margut, luogo amato dai grandi pittori.

Il suo scopo era quello di diventare attrice, cosa che le riuscì solo per un breve periodo, frequentando Cinecittà. A Roma incontrò anche l'amore con il principe Andrea Hercolani, discendente della famiglia Borghese. E fu proprio accompagnandolo in un viaggio a Parigi, che incontrò Coco Chanel che la volle ingaggiare a tutti i costi come modella, offrendole 700 dollari a settimana.

"Ero così affascinata dal modo in cui Chanel lavorava che non riuscivo a smettere di guardarla", scrisse più tardi in My Love Affair With Chanel, un libro di memorie che venne pubblicato sul sito New York Social Diary solo nel 2020. "Mentre la guardavo lavorare, Chanel a volte mi diceva: 'Ti cadranno gli occhi', perché drappeggiava le sue creazioni sulle modelle invece di disegnarle, e io ero la modella. Siamo diventate inseparabili". Poco dopo decise di diventare stilista.

E fu un successo vista la grande conoscenza dell'élite sia europea che americana. Iniziò disegnando giacche sportive e pantaloni da uomo dal gusto particolare. Capi che entrarono subito nelle tendenze dell'alta società. Tra i suoi clienti, oltre all'alta borghesia americana, anche attori del calibro di Jack Nicholson e Dustin Hoffman. Fu negli anni '70 che iniziò a disegnare anche modelli da donna che riscossero un immediato successo.

Top, abiti e vestiti scolpiti, in seta, raso o organza, che si sposavano ai colori accesi che amava, come il rosa elettrico, il blu, il giallo e sgargianti colori confetto. Proprio come Coco Chanel che la ispirò, amava confezionare modelli esclusivi per le sue affezionate clienti come Diana Ross, Salma Hayek, Patti LuPone, Barbara Walters e Nicole Kidman.

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