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"Non sono un violentatore…". Depardieu si difende dalle accuse di stupro

L’attore francese ha deciso di rompere il silenzio scrivendo una lettera aperta al quotidiano francese Le Figaro in cui si difende dalle accuse di stupro

"Non sono un violentatore…". Depardieu si difende dalle accuse di stupro

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Gerard Depardieu rompe il silenzio. L’attore francese ha deciso di intervenire per la prima volta difendendosi delle accuse di stupro e molestie sessuali sul set a suo carico. Così, ha deciso di raccontare la sua verità al quotidiano “Le Figaro”. “Non posso più permettere quello che sento, che leggo su di me da qualche mese. Ma di fronte al tribunale mediatico mi resta soltanto la mia parola”, premette la star 74enne nella lettera aperta al quotidiano francese.

Le accuse di stupro

Depardieu è stato denunciato dall’attrice Charlotte Arnould e da altre 14 donne – tra truccatrici, attrici e sceneggiatrici - che lo hanno accusato di violenze sessuali. Fino ad oggi, gli avvocati dell’attore hanno respinto ogni accusa e, adesso, è stato il diretto interessato a voler intervenire sulla questione; in particolare, sulla vicenda relativa all’attrice Charlotte Arnould che lo aveva denunciato di essere stata abusata per due volte nell'agosto del 2018. Dal canto suo, il divo nega di aver mai violentato una donna ed è per questo che ha voluto dare voce alla sua posizione, dopo essersi trincerato per diversi mesi nel silenzio più assoluto. Inoltre, l’artista ultimamente ha visto più volte i suoi spettacoli interrotti – o disturbati – dalle proteste di militanti femminili.

Depardieu e la decisione di uscire allo scoperto

Sicuramente una situazione non facile quella vissuta da Depardieu negli ultimi mesi ed è per questo che adesso ha deciso di uscire allo scoperto: "Credevo di potermene fregare - scrive Depardieu a “Le Figaro” - ma no, non è così. Tutto questo mi colpisce. Peggio ancora, mi spegne. Oggi non posso più cantare canzoni di Barbara (la celebre artista francese, cantautrice ed attrice, ndr) perché una donna che voleva cantarle con me mi accusa di stupro. Vi dico, finalmente, la mia verità”. Poi l’attore ha proseguito, respingendo categoricamente ogni accusa; “Mai, nel modo più assoluto, ho abusato di una donna".

La replica alle accuse di stupro

È a questo punto che Depardieu ha voluto dare la sua versione dei fatti: "Una donna è venuta da me una prima volta, con il passo leggero, salendo nella mia stanza di sua volontà. Oggi afferma di essere stata stuprata. C'è tornata una seconda volta. Fra noi non c'è stata mai né costrizione, né violenza, né proteste. Lei voleva cantare con me le canzoni di Barbara al Cirque d'Hiver. Le ho detto di no. E lei mi ha denunciato". La donna in questione è l’attrice Charlotte Arnould. “Forse era sotto l’influenza di qualcuno o qualcosa?”, si chiede Depardieu, per poi specificare: "Tutti siamo sotto l'influenza di qualcuno o qualcosa. Io stesso sono influenzato: dal mio Dna, dalla famiglia, dalla società, dal denaro, dallo spettacolo, dall'alcool, e dal cinema".

Depardieu e il “tribunale mediatico”

Così l’attore si è lasciato andare ad una confessione: "Per tutta la mia vita sono stato un provocatore, esagerato, a volte volgare”. Tuttavia, di fronte alle accuse rivoltegli si mostra fermo e deciso, non facendo così nessun passo indietro:“Non sono né un violentatore, né un predatore”. Poi ha continuato: “Vedere che a concerti dopo concerti, degli estremisti, senza riguardo, mostrano cartelli calunniosi, sporcare, vandalizzare, interrompere urlando le canzoni di Barbara, questa donna profondamente femminista, significa seppellirla un'altra volta.

Ormai, non posso più far sentire la sua voce".

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