
In questi ultimi giorni i media hanno parlato moltissimo dell’arrivo del principe Harry a Londra, della visita alla tomba della regina Elisabetta nel terzo anniversario dalla sua morte e dell’incontro tanto atteso con Carlo III. Tutti sperano che padre e figlio abbiano finalmente trovato un compromesso che li porti almeno a una tregua. I guai, però, non sarebbero affatto finiti. Nella royal family sarebbe già in corso una nuova faida, stavolta tra il Re e l’erede al trono William. Le divergenze di vedute tra i due non si limiterebbero al principe Harry. Si tratterebbe di una specie di lotta per il potere tra un giovane principe che ha le idee chiare sul futuro della monarchia e un sovrano che non accetta ingerenze.
“Relazioni tese e formali”
Dopo la Megxit Carlo III e il principe William si sarebbero avvicinati ancora di più, decisi a proteggere la monarchia dagli strali del duca di Sussex e di Meghan Markle. Una sorta di alleanza non solo familiare, ma anche politica. Con il tempo, però, questo rapporto così stretto, caratterizzato da una salda identità di vedute, si sarebbe deteriorato. La causa originaria sarebbe proprio il principe Harry.
Il Re, infatti, sarebbe incline, se non a perdonare, almeno ad ascoltare le ragioni del secondogenito, cercando insieme a lui una via per la riconciliazione. Una linea di condotta che non incontrerebbe per nulla il favore dell’erede al trono William, convinto che il fratello rappresenti una minaccia per la monarchia. “…Il principe William è profondamente arrabbiato con Harry e non vuole che suo padre ammorbidisca la sua posizione con un incontro o permettendo [la ripresa] dei contatti”, ha affermato l’esperto reale Ian Pelham Turner a Fox News Digital.
I rapporti tra il sovrano e il primogenito sarebbero diventati sempre più “tesi, difficili, formali”, ha dichiarato una fonte al Daily Beast, soprattutto nelle ultime settimane. Stando ai tabloid non ci sarebbe stata una rottura vera e propria. Nessun litigio, nulla di clamoroso. Tra Carlo e William sarebbe gradualmente sceso il gelo.
La fonte ha spiegato: “La maggior parte delle comunicazioni tra loro è mediata dai loro segretari privati”. Non solo: “[Il Re e il principe] non hanno affatto trascorso del tempo insieme, in privato quando William e Kate erano a Balmoral la scorsa settimana”, ha detto un insider di Buckingham Palace. Sua Maestà avrebbe trascorso diversi giorni prima al Castello di Mey, a Caithness, poi nella residenza da sette stanze di Craigowan Lodge, mentre il resto della royal family si trovava al Castello di Balmoral.
I problemi causati da Harry, però, non sarebbero l’unico motivo del silenzio tra Carlo e William. In realtà la questione del duca di Sussex potrebbe aver accentuato due diverse visioni del futuro della monarchia, due differenti modi di interpretare la figura, i doveri e le priorità di un Re.
“Non voleva andare al funerale del Papa”
“Per William continuare a gestire la monarchia come fosse un’istituzione edoardiana è assurdo”, ha rivelato un insider al Daily Beast. “Per Carlo l’approccio più informale di suo figlio può sembrare una mancanza di rispetto verso il dovere e la tradizione”. Non è una questione semplice. La monarchia ha bisogno di mantenere un’aura di mistero, quasi di ieraticità, perché su questa si fonda buona parte del suo fascino e della sua reputazione. D’altra parte, però, non può diventare un’istituzione fossilizzata in tradizioni inamovibili.
Il senso del dovere, poi, non può essere trascurato. Per esempio sembra che il principe William non volesse partecipare al funerale di Papa Francesco, lo scorso aprile, perché nello stesso giorno si sarebbe svolta una partita della sua squadra di calcio. Carlo III sarebbe intervenuto, ordinando al figlio di partire per Roma.
Stando ad altre indiscrezioni William e Kate avrebbero preferito non partecipare all’80° anniversario del VJ Day, ovvero la vittoria sul Giappone durante la Seconda Guerra Mondiale, lo scorso 15 agosto e inviare solo un messaggio via social, nonostante la volontà di Sua Maestà. Questo non significa che il principe William non tenga al futuro della monarchia.
Al contrario. La sua interpretazione, però, sarebbe in completa antitesi con quella del padre. Due estremi, due poli opposti quando, invece, ci sarebbe bisogno, come nel caso di Harry, di una mediazione.