“Quasi fosse il quarto figlio”: Kate riesce a placare l’ira di William

Un insider ha raccontato come William e Kate vivono la loro quotidianità tra le mura del palazzo, rivelando che non sarebbero affatto una coppia perfetta

“Quasi fosse il quarto figlio”: Kate riesce a placare l’ira di William
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William e Kate si presentano in pubblico come il volto giovane e felice della royal family, preannunciando, attraverso i sorrisi e l’atteggiamento aperto, una futura monarchia moderna e più vicina alle persone. La loro, però, non sarebbe la coppia inappuntabile che vediamo sui giornali o sui social. Una fonte ha raccontato di litigi piuttosto forti, di scatti d’ira del principe di Galles che solo Kate riuscirebbe a calmare, mostrando un lato inedito, ma forse non così sorprendente, di un matrimonio che non sarebbe poi diverso da tanti altri.

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Il caratteraccio di William

“[Il principe William] può essere una [persona] difficile”, ha dichiarato un insider a Robert Jobson, che ha riportato questa inattesa rivelazione nel suo libro “Our King Charles III. The Man and The Monarch Revealed”. Il principe sarebbe così caparbio da diventare perfino “impaziente” e “raramente” dimenticherebbe i torti subìti o le discussioni. Un comportamento che anche Re Carlo III conoscerebbe bene, ma non riuscirebbe a placare. Sua Maestà, infatti, avrebbe un’indole più tranquilla, portata alla pace e al compromesso. Se Carlo cerca di evitare lo scontro, William, al contrario, non teme di iniziarlo, dicono le fonti.

Sembra che la regina Camilla riesca a frenare i presunti “sbalzi d’umore” del principe di Galles, “quando percepisce che lui sta abusando della generosità e della gentilezza del padre”, ha detto ancora Jobson nel libro “William at 40. The Making of a Modern Monarch”. Tuttavia l’unica in grado di calmarlo davvero e farlo ragionare sarebbe la principessa del Galles: “A volte [il principe] è soggetto a scatti d’ira che solo Kate riesce a placare”.

L’idea che la futura Regina conosca così bene il marito da riuscire a prevederne le reazioni non sarebbe una semplice indiscrezione. L’esperto reale Tom Quinn, autore del libro “Gilded Youth: An Intimate History of Growing Up in the Royal Family”, ha raccontato all’Express le confidenze di un insider che avrebbe lavorato per molto tempo a Kensington Palace e conoscerebbe nei dettagli la quotidianità, non così impeccabile, di William e Kate.

“Lo tratta come fosse il quarto figlio”

Tom Quinn ha spiegato: “Kate tratta [William] come fosse il quarto figlio, perché lui è incline alla collera”. La coppia complice che vediamo nei video e nelle fotografie attraversa, come tutti, momenti difficili, fatti di incomprensioni: “Anche loro hanno problemi. Non è un matrimonio perfetto. Hanno incredibili litigi”. La principessa, però, riuscirebbe a capire con esattezza quando le discussioni con il marito sarebbero sul punto di degenerare in esplosioni d’ira e a prendere in mano la situazione: “Laddove alcune coppie che hanno dispute si lanciano contro vasi pesanti, William e Kate si lanciano cuscini”. È sempre stato [tutto] sotto controllo”.

Mantenere questo “controllo”, però, non è facile. Secondo Quinn i principi avrebbero imparato l’arte del “dignitoso silenzio” dalla regina Elisabetta: “William adotta le maniere di sua nonna e Kate è molto brava a non lamentarsi, in entrambi è radicato ciò che faceva la Regina Elisabetta II…Si lamentano molto raramente e quando lo fanno è sempre in termini misurati”.

La defunta sovrana è stata, in un certo senso, la personificazione del motto dei Windsor “never complain, never explain” ("mai lamentarsi, mai dare spiegazioni"). Ha preservato il fascino e il mistero della Corona lasciando i problemi personali o di famiglia chiusi a chiave negli appartamenti reali. Una lezione che non tutti i suoi discendenti hanno imparato e applicato con costanza. William e Kate ci starebbero provando. Per loro Elisabetta II è un modello da seguire.

Ciò significa anche che l’iracondo William si impegnerebbe a dominarsi, a tenere a bada il carattere impetuoso, ricordando l’esempio della nonna.

Se ci riuscirà, sarà il suo futuro regno a trarne giovamento, poiché dimostrerà di essere un sovrano determinato, non in balìa degli eventi e delle emozioni. Senza contare che le piccole imperfezioni dei principi di Galles sono le stesse di tutti noi e, proprio per questo, ce li fanno sentire un po’ più vicini.

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