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"Il suo pitbull ha azzannato mia figlia". In tribunale la disputa tra influencer

La neonata di Chiara Camerra è stata aggredita dal pitbull dell'ex tronista Tara Gabrieletto riportando danni permanenti, che hanno dato il via a una disputa legale

"Il suo pitbull ha azzannato mia figlia". In tribunale la disputa tra influencer
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Si erano giurate reciproco aiuto, tatuandosi la stessa scritta "promise" sulla mano. Eppure, Tara Gabrieletto e Chiara Camerra sono finite l'una contro l'altra in tribunale per colpa del pitbull dell'ex tronista di Uomini e donne. Nel 2020 l'animale, un esemplare di dieci anni, ha aggredito la neonata della Camera, che all'epoca dei fatti aveva solo un anno, sfigurandola permanentemente. E l'amicizia tra influencer si è dissolta tra camere di ospedale, aule di tribunale, accuse e recriminazioni.

L'aggressione alla bambina

I fatti risalgono ai giorni prima di Natale 2020. Il periodo nel quale Tara Gabrieletto, storico volto di Uomini e donne, aveva annunciato la separazione dal marito, Cristian Gallella, conosciuto proprio negli studi del programma televisivo. L'ex tronista aveva organizzato un pranzo a casa sua con gli amici di sempre e tra loro c'era anche l'influencer Chiara Camerra con i due figli, 3 anni e 1 anno. Mai nessuno si sarebbe immaginato cosa sarebbe accaduto nel giro di pochi minuti. "Stavo dando il biberon a mia figlia, mi giro per prendere una tazzina e sento un ringhio. Quello che vedo è agghiacciante. Il cane aveva azzannato la faccia della bambina e la stava sbattendo in qua e in là come una bambola di pezza", ha raccontato la Camerra al Corriere. Tra le urla e lo choc, l'influencer strappa via la piccola dalle zanne del pitbull e soccorre sua figlia: "Ho preso uno strofinaccio da cucina per fermare il sangue che usciva da tutte le parti, il cane le aveva strappato mezza faccia, aveva tagli sulla testa e sulla fronte, non so come ho fatto a non svenire".

Danni permanenti

Madre e figlia corrono in ospedale e la bambina viene trasferita in terapia intensiva per poi essere sottoposta a una serie di delicati interventi di chirurgia maxillo-facciale, che vedono impegnati a più riprese chirurghi plastici e oculisti nel tentativo di limitare i danni dell'aggressione. Il danno, però, è permanente - riconosciuto dal tribunale al 30% - e oggi la piccola ha cicatrici visibili che solo con la crescita, forse, si attenueranno. Ed è qui che inizia la disputa tra le ormai ex amiche. "Tara mi ha dato il suo avvocato. Io in quelle settimane di emergenza Covid ero sempre in terapia intensiva dalla bambina e non avevo la testa per pensare ad altro. E così sono trascorsi i novanta giorni per poter fare querela e una causa penale", ha dichiarato Chiara Camerra sentendosi presa in giro dall'amica e rivolgendosi a un altro avvocato.

La sentenza e la sorte del cane

La giustizia ha fatto il suo corso con il riconoscimento del danno morale e fisico alla piccola, sebbene l'iter seguito non fosse quello sperato dall'influencer. "Purtroppo, abbiamo potuto procedere solo in via stragiudiziale nei confronti dell'assicurazione, essendo il cane coperto da una polizza. Diciamo che è andata bene, 310 mila è un buon risarcimento, riguarda il danno alla bambina, morale e permanente, compreso quello estetico, che è stato riconosciuto al 30%", ha spiegato l'avvocato della Camerra, che ora però chiede che il pitbull di Tara venga abbattuto. "E' una questione di giustizia nei confronti della mia bambina", ha detto al Corriere l'influencer.

Ma l'Asl, intervenuta subito dopo l'aggressione, non ha ritenuto l'animale pericoloso tanto da doverlo abbattere.

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