"Un'avventura", Sanremo, la morte. Quando Lucio Battisti disse "no" a Enzo Biagi e Gianni Agnelli

Il 9 settembre 1998 moriva Lucio Battisti, uno dei più grandi interpreti della musica italiana capace di parlare al pubblico attraverso le sue canzoni

"Un'avventura", Sanremo, la morte. Quando Lucio Battisti disse "no" a Enzo Biagi e Gianni Agnelli
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Il 27esimo anniversario della morte di Lucio Battisti è turbato dall'infinita querelle legale tra gli eredi del cantante - la moglie Grazia Letizia Veronese e il figlio Luca - e Sony Music, che da tempo chiede un maxi-risarcimento per i mancati guadagni dallo sfruttamento delle opere dell'artista, scomparso prematuramente il 9 settembre 1998. La sua eredità artistica rimane ancora al centro della scena non solo dal punto di vista musicale ma anche dal punto di vista economico. Una nota stonata nel giorno del ricordo di uno dei cantanti più importanti della storia della musica italiana.

Con diciassette album all'attivo, oltre 25 milioni di dischi venduti e un sodalizio indissolubile con Mogol, Lucio Battisti rimane una figura centrale ma al tempo stesso inafferrabile della musica italiana. La sua voce, lontana dai cliché vocali dell'epoca, lo rese immediatamente riconoscibile, ma fu la sua audacia artistica a consegnarlo davvero alla storia. Battisti non accettò mai l'idea di un'etichetta: capace di muoversi con disinvoltura tra soul e blues, folk e rock, Lucio seppe reinventarsi di continuo grazie anche alla capacità innata di toccare temi inediti per la canzone italiana e aprendo una strada nuova, che ancora oggi ispira intere generazioni di musicisti.

L'unica partecipazione al Festival di Sanremo

Il 1969 segnò l'inizio della carriera di Lucio Battisti: è l'anno dell'uscita del suo primo album "Lucio Battisti" ed è l'anno in cui partecipa per la prima e unica volta al festival di Sanremo condotto da Nuccio Costa e Gabriella Farinon. Sul palco del teatro Ariston Lucio portò il brano "Un'avventura", una canzone interpretata in coppia con il cantante afroamericano Wilson Pickett dal sound rhythm and blues inconfondibile. Battisti si classificò nono e incontrò il favore del pubblico, ma non quello della critica. Il giorno successivo alla sua esibizione a Sanremo la stampa fu ingenerosa con lui: la sua esibizione venne definita "impacciata" e qualcuno parlò addirittura un'interpretazione deludente e di"chiodi che gli stridono in gola". Eppure "Un'avventura" rese popolare Battisti agli occhi del grande pubblico e l'album, che conteneva la traccia, fu il terzo più venduto in Italia nel 1969. Mogol, coautore del pezzo, era talmente legato al brano che chiamò il suo yacht "Un'avventura".

Il "no" a Gianni Agnelli e Enzo Biagi

Gli anni '70 furono una giostra per Lucio Battisti. Forte dei successi di album come "Emozioni", "Il mio canto libero" e "Anima latina", l'attenzione dei media crebbe a dismisura e con la nascita del figlio Luca, il cantautore divenne più introverso e meno propenso ad apparire. E' in questo periodo che Battisti rifiutò prima un'intervista con Enzo Biagi poi la cospicua offerta di Gianni Agnelli di suonare per lui. L'Avvocato arrivò a offrirgli un miliardo di vecchie lire per esibirsi al Teatro Regio di Torino per un concerto sponsorizzato dalla FIAT. "Riusciamo a parlare con Breznev (leader dell'URSS) in trenta secondi e non riusciamo a parlare con Battisti", si sfogò Agnelli parlando del lungo silenzio dell'artista alla sua offerta, prima che Lucio rifiutasse ufficialmente l'invito.

La causa della morte

Il 9 settembre 1998 Lucio Battisti morì all'età di 55 anni. Il cantautore fu ricoverato d'urgenza nella notte tra il 29 e il 30 agosto 1998 all'ospedale San Paolo di Milano, in gravi condizioni e in attesa di un intervento chirurgico. Per decisione della famiglia, durante gli undici giorni di degenza non venne diffuso alcun bollettino medico. Il 6 settembre lo stato di salute del cantautore peggiorò ulteriormente; due giorni dopo fu trasferito in terapia intensiva, dove si spense la mattina del 9 settembre. Le cause ufficiali del decesso non furono mai rese note. L'unico comunicato diffuso dall'ospedale riferì di "gravi complicanze in un quadro clinico severo sin dall'esordio".

La sua famiglia ha deciso di mantenere riservate le cause della morte ma negli anni sono circolate molte teorie, più o meno realistiche, sui motivi della sua scomparsa. Secondo alcune indiscrezioni Battisti avrebbe sofferto di un linfoma al fegato, secondo altre di una grave patologia renale, la glomerulonefrite.

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