Il viaggio, le cure, la cena di gala: dall’Australia uno “schiaffo” a Re Carlo

Per l’imminente viaggio in Australia Sua Maestà dovrà sospendere le terapie contro il cancro e prepararsi a fronteggiare gli agguerriti gruppi antimonarchici

Il viaggio, le cure, la cena di gala: dall’Australia uno “schiaffo” a Re Carlo
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Dal 18 al 26 ottobre 2024 Carlo III e la regina Camilla saranno in visita ufficiale in Australia e Samoa. Un viaggio molto atteso, preparato con la massima cura, date anche le condizioni di salute del Re. A tal proposito il team medico ha preso una decisione importante, che fa ben sperare per la completa guarigione di Carlo. Sul fronte politico, invece, il viaggio si preannuncia già piuttosto complicato: ancora una volta, infatti, i reali d’Inghilterra dovranno affrontare il dissenso degli antimonarchici australiani, che da tempo chiedono che il loro Paese diventi una Repubblica.

Undici giorni

Tra circa 48 ore Carlo III e la regina Camilla inizieranno il loro tour ufficiale in Australia. Visiteranno Sidney e Canberra per poi spostarsi ad Apia, capitale delle Samoa, dove dal 21 al 26 ottobre prossimi si terrà il Commonwealth Heads of Government Meeting, cioè l’incontro dei delegati delle 56 nazioni del Comonwealth. Si tratterà di un viaggio storico, perché, come ricorda il Daily Mail, è la prima volta dalla sua ascesa al trono che Carlo visita una nazione di cui è Capo di Stato e sta per presiedere la sua prima assemblea come Capo del Commonwealth.

Il tour, però, ha anche un valore molto personale: sempre secondo il Daily Mail il team medico avrebbe concesso al Re di sospendere la terapia contro il cancro per 11 giorni, il periodo della visita ufficiale. Sua Maestà dovrebbe continuare le cure fino all’ultimo giorno prima di volare verso l'Australia, per poi riprenderle al suo rientro. Tuttavia, come da prassi, ad accompagnarlo in Australia ci sarà un medico personale. Inoltre il tour, pur fitto di impegni, sarebbe stato organizzato tenendo conto dello stato di salute di Carlo.

Sembra che i medici di corte siano stati consultati dallo staff di Palazzo al momento di decidere e sistemare i diversi appuntamenti del tour, in modo da dare la massima “priorità” al percorso di guarigione del sovrano. La momentanea sospensione delle cure, però, rimane una buona notizia, poiché implicherebbe che le condizioni del regale paziente sono in netto miglioramento.

“Insulto” a Carlo III

Dal punto di vista politico il tour in Australia non inizia sotto i migliori auspici. Come riporta la Bbc i primi ministri dei sei Stati che compongono la Federazione australiana, ovvero New South Wales, Victoria, Queensland, Western Australia, South Australia e Tasmania, non prenderanno parte alla serata di gala che si terrà a Canberra in onore di Carlo e Camilla. Ufficialmente altri impegni avrebbero reso impossibile la partecipazione, ma ci saranno comunque i loro rappresentanti per dare il benvenuto in Australia ai sovrani.

È inevitabile e ovvio, però, che questa assenza faccia rumore. Per dirla tutta secondo i media britannici suonerebbe come un boicottaggio. Un “insulto”, lo ha definito alla ABC News Radio Bev McArthur della Australian Monarchist League. La deputata liberale ha poi spiegato alla Bbc: “Dovrebbero togliersi i loro cappelli repubblicani, compiere il breve viaggio verso Canberra, dire ‘ciao e grazie per la vostra visita in Australia…L’assenza dei premier a Canberra è del tutto indifendibile. Dare il benvenuto al Re e alla Regina in Australia è il minimo che possano fare come rappresentanti eletti dei loro Stati”. Ad accogliere le Loro Maestà, naturalmente, ci sarà il premier australiano Anthony Albanese. Buckingham Palace non ha commentato la vicenda, tentando così di evitare ulteriori polemiche.

Un referendum per la repubblica

Carlo III dovrà anche fronteggiare la spinta repubblicana della nazione. L’Australian Republican Movement chiede un referendum per la nascita della repubblica, sostenendo che questo sia “il tour dell’addio della monarchia”. Carlo III, però, ha già fatto sapere che non spetta alla Corona decidere il futuro dell’Australia. Nella corrispondenza tra Buckingham Palace e l’Australian Republic Movement, visionata dal Daily Mail, Sua Maestà ha chiarito: “…Se l’Australia diventerà una repubblica è…una decisione che spetta al popolo australiano”.

Questa posizione moderata non avrebbe scalfito la veemenza degli antimonarchici. In occasione del tour di Carlo e Camilla il copresidente dell’Australian Republican Movement, Nathan Hansford, ha giustificato l’assenza dei primi ministri degli Stati, dichiarando alla Bbc: “I premier degli Stati sono comprensibilmente impegnati nel portare avanti il lavoro che riguarda i rispettivi governi. Non è una sorpresa che possano non essere in grado di partecipare al ricevimento di benvenuto per Re Carlo.

Sono certo che lui apprezzi questo…Speriamo, in futuro, che Re Carlo possa visitare [l’Australia] come un dignitario, piuttosto che come nostro monarca…sarebbe accolto da un capo di Stato australiano, qualcuno che vive qui, è stato scelto dagli australiani, sostiene i nostri valori…”.

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