Peruviani in festa per «Los Milagros»

Erano oltre cinquemila, quasi tutti peruviani, i fedeli che ieri hanno partecipato alle celebrazioni del «Señor de los Milagros» per le vie di Milano. Un appuntamento molto sentito da tutte le comunità sudamericane residenti in Italia, e per il quale c’è sempre una gran mobilitazione di fedeli. Anche se, quest’anno i festeggiamenti sono stati drasticamente ridotti per destinare i fondi risparmiati alle popolazioni del Perù colpite nei mesi scorsi da un sisma. Quella del Perù è infatti la comunità più coinvolta nei festeggiamenti, perché il culto legato ad «Signore dei Miracoli» è nato a Lima. Da oltre dieci anni la confraternita Hermandad trasforma per un giorno un angolo di Milano in un quartiere peruviano, facendo sfilare tra fiori e incenso il baldacchino con una copia dell’immagine del Cristo crocefisso dipinta nel 1651 e sopravvissuta miracolosamente ai terremoti del 1655, del 1687 e del 1746. La cerimonia ha preso avvio con la Santa Messa delle 10.30 nella chiesa di piazza Santo Stefano per poi proseguire con la processione per le strade del centro, in via Festa del Perdono, Largo Richini, via Sant’Antonio e via Larga. I devoti, come da tradizione, hanno seguito il corteo con il vestito d’ordinanza camminando per la città per oltre tre ore. Al termine della processione è intervenuto anche il cardinale e arcivescovo Dionigi Tettamanzi per la benedizione. I festeggiamenti per il «Señor de los Milagros» sono arrivati nel capoluogo lombardo negli anni Novanta quando a Milano ha cominciato a costituirsi la comunità peruviana che oggi conta circa 30mila presenze.

L’arrivo in Italia di immigrati provenienti da questa parte del Sud America fu determinato dai dissesti economici e sociali del paese. Oggi questa processione è diventata il simbolo dell’identità di un popolo e, come dimostrato anche ieri, rappresenta un momento di fede e di tradizione suggestivo anche per molti italiani.

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