Pesenti: «Niente fusione con Ciment Français se ci obbligano a lanciare un’Opa cash»

«Rinunceremo alla fusione con Ciments Français piuttosto che spendere cash». È questa la risposta di Carlo Pesenti, ad Italcementi, agli azionisti di minoranza di Ciments Francais che si sono rivolti all’Amf (la Consob francese) per chiedere di imporre a Italcementi il lancio di un’offerta pubblica di ritiro (Opr) per il delisting della controllata transalpina di cui detiene l’82%. Intervistato dal quotidiano Les Echos, Pesenti aggiunge: «Oggi, vista la congiuntura economica, nessuno può usare per un’Opa liquidità da riservare agli investimenti industriali e alla vita dell’azienda». A metà febbraio Italcementi ha approvato l’operazione di fusione con un rapporto di cambio di 8,25 nuove azioni ordinarie Italcementi per ogni azione ordinaria Ciments Français.
E ieri Italcementi ha fornito i numeri del 2008, che si è chiuso con un utile netto totale di 272,2 milioni (-55,6%), un risultato netto di competenza di 138,8 milioni di euro (423,9 milioni nel 2007). La capogruppo ha chiuso l’anno con un utile netto di 34,5 milioni di euro (-64,3%) e il cda proporrà all’assemblea un dividendo di 0,18 euro per azione ordinaria (0,36 euro nel 2007) e 0,21 euro (0,39 euro nel 2007).

Ha pesato «il perdurare della crisi economica e finanziaria» spiega una nota. Nel 2008 il Gruppo Italcementi ha registrato ricavi per 5.775,6 milioni di euro (-3,8%), un margine operativo lordo corrente di 1.113,1 milioni (-20,7%) e un risultato operativo di 607,3 milioni (-36,6%).

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