In ballo ci sono più di 180 milioni di euro. Soldi, è sempre bene ricordarlo, gestiti da unazienda pubblica quale è la Rai e in parte versati dai cittadini attraverso il canone. Sono i milioni destinati alla produzione di fiction per il prossimo biennio e che tengono in piedi la programmazione di Raiuno e anche di Raitre. Bene, ieri il piano, presentato la scorsa settimana allesame del Cda, è stato di nuovo rinviato. Il motivo è di quelli che la dicono lunga sulla situazione della nostra Tv pubblica. Tra le carte presentate cera anche un documento della direzione pianificazione e controllo che riportava che ci sono più di cento «pezzi» giacenti, cioè cento puntate di fiction conservate in magazzino o in fase di realizzazione e non ancora mandate in onda. Domanda: perché produrne altre duecento, se prima non vengono smaltite le altre? Se lo sono chiesto anche i consiglieri che, però, non trovando risposte precise tra i dirigenti preposti, hanno chiesto ulteriori chiarimenti. La questione riguarda lo «spacchettamento» delle serie molto lunghe (anche 12 o 13 episodi) che prima potevano essere prodotte e che, ora invece, non sono più possibili per evitare che vengano dati appalti troppo onerosi a singoli produttori. In ogni caso, fa impressione lalto numero di queste «giacenze».
Nel nuovo piano fiction allesame del Cda, le commesse sono divise equamente tra i maggiori produttori che lavorano per la Tv pubblica. Nel piano appaiono serie molto amate come Tutti pazzi per amore (terza edizione), Don Matteo e il Commissario Montalbano. O la truculenta seconda serie di Terra ribelle. Oppure nuove produzioni come quella dedicata a Nero Wolfe, lispettore corpulento e amante della cucina uscito dalla penna di Rex Stout, o alla storia della costruzione del Titanic nel centenario della tragedia o il remake di Poveri ma belli. E ancora le mini serie su Dorando Pietri, il maratoneta escluso dalle Olimpiadi o quella sullo sfortunato calciatore Gigi Meroni; o sulle grandi protagoniste del secolo passato come Oriana Fallaci ed Evita Peron.
Ieri il Cda ha invece nominato Daniele Renzoni consigliere di NewCo Rai, società incaricata di gestire larea internazionale del gruppo secondo le linee guida del nuovo piano industriale.
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