Fra picchi, codirossi e gheppi Milano è il paradiso degli ornitologi

Milano? È un vero paradiso per ornitologi e birdwatchers. Almeno secondo i responsabili del progetto Avium, censimento iniziato nel 2006 promosso da Lipu, Fauna Viva e Gruppo ornitologico lombardo che finora ha catalogato oltre 50 specie di pennuti con residenza milanese. Non solo merli, capinere, cinciallegre, cardellini, fringuelli, storni e cornacchie grigie, ma anche un gheppio che si aggira in zona Stazione Centrale. Invece al Parco Sempione pare nidifichi il colombaccio (Columba palumbus) una specie del tutto selvatica che di solito abita nei boschi montani più impervi. Sempre più esemplari arriverebbero in città per nidificare, allevare in tutta tranquillità la prole e poi ripartire a fine estate. New entry anche per il picchio verde e quello rosso, probabilmente grazie all'aumento della massa arborea in città e all'assenza dei cacciatori che li avevano quasi sterminati negli anni scorsi per impagliarli e metterli sul caminetto. Gli ambienti più affollati di specie sarebbero comunque i cimiteri. Pigliamosche e codirossi giungono a Musocco ai primi di aprile per nidificare. Presenti anche usignoli, àverle piccole, fagiani e faraone. A Milano c'è anche il falco pellegrino. Avrebbe scelto come base per le sue scorrerie a caccia di piccoli uccelli i 127 metri della sommità del Pirellone. Ai Giardini Pubblici di via Palestro oltre ai pappagalli Amazona, sono sempre più frequenti gli avvistamenti estivi di nitticore intente a pescare nel laghetto. Sui Navigli, ballerine bianche e balestrucci sono tornati in gran numero.

In zona Ripamonti, sverna una colonia di gufi provenienti dal Pavese. Infine al Parco delle Cave e sul Naviglio Martesana, nelle belle giornate primaverili sfrecciano allampanati aironi e il bellissimo martin pescatore.

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