Sapeva che la moglie aveva avuto le sue «buone» ragioni per sparargli ben quattro colpi di pistola. Così ha preferito non denunciarla e (forse) aiutarla a inscenare unaggressione molto simile a un regolamento di conti che, in realtà, non cera mai stata. La donna, però, alla fine, davanti allevidenza dei fatti e alle pressanti domande dei carabinieri, ha dovuto capitolare. E ora si trova in carcere a San Vittore con laccusa di tentato omicidio aggravato.
Una storia strana, insolita quella risolta nel giro di 72 ore dai carabinieri della compagnia di Rho e dai loro colleghi della stazione di Novate Milanese. Che si sono trovati davanti alla classica coppia di «brave persone» - marito e moglie rispettivamente di 37 e 33 anni, genitori di una bimba di 8 - che, provati da una vita famigliare molto travagliata, (principalmente per colpa di lui, un albanese amante dellalcol; la donna è italiana, ndr), ora passeranno guai seri.
Il ferito - che vive con la famiglia a Novate ma gestisce insieme alla consorte un panificio di loro proprietà in città, in via Jacopino da Tradate, in zona Mac Mahon - sabato sera è stato misteriosamente scaricato davanti allospedale di Bollate con quattro colpi di pistola alla spalla sinistra, alla scapola destra, alla coscia sinistra e nella zona lombare. Le sue condizioni, decisamente serie, hanno costretto i medici a operarlo e a non sciogliere la prognosi per ben 48 ore. Gli investigatori dellArma, dopo aver «rubato» qualche frase smozzicata al ferito reduce dallintervento, si sono convinti per un po che luomo fosse stato assalito da sconosciuti malviventi alla rotonda di Baranzate. Tuttavia le testimonianze raccolte hanno portato via via in tuttaltra direzione, molto più vicina alla sfera famigliare. I vicini di casa hanno confermato subito questi sospetti: proprio la sera dellaggressione lalbanese, infatti, era stato protagonista con la moglie di una lite molto accesa. «Lui è spesso ubriaco e picchia la moglie davanti alla bambina: la donna si sarà stancata» avrebbero sintetizzato con efficacia i vicini.
Difatti è proprio quello che è successo la sera del ferimento. Quando la moglie, al culmine dellennesima litigata finita a calci, pugni e ingiurie, ha preso una pistola e ha sparato al marito. Nellandrone del palazzo dove abita la coppia sono stati ritrovati i bossoli della sparatoria, gli stessi estratti dal corpo dellalbanese. E, alla fine, la donna, anche perché consigliata dai genitori, ha confessato.
«Ci deve ancora spiegare però dove ha trovato la pistola e se qualcuno lha aiutata a organizzare tutta la messinscena dellospedale» concludono i carabinieri
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